UN GIRO IN GONDOLA CON PALLADIO

 

Villa Capra, detta “La Rotonda” – Vicenza

L’architettura del Cinquecento non riesce a rimanere estranea al movimento del manierismo, soprattutto per la costante fortuna delle formule michelangiolesche.

Un caso a parte è costituito da Andrea di Pietro della Gondola, detto Palladio, che mette le sue nitide geometrie classicheggianti al servizio della classe dirigente veneziana che stava espandendo il suo potere nell’entroterra.

Sorge così la mirabile serie delle ville lungo il Brenta (da sempre luogo prediletto di villeggiatura), nelle quali gli elementi delle strutture classiche vengono smontati e ricomposti secondo le nuove esigenze ambientali in senso fondamentalmente pittorico (qui voglio ricordare in particolar modo la celebre villa Capra, detta “La Rotonda” (Vicenza)…, o la villa Barbaro a Maser (Treviso), con gli affreschi del Veronese.

  

Villa Barbaro a Maser – Treviso

 Andrea di Pietro della Gondola, detto il Palladio, nato a Padova nel 1508 e morto a Vicenza nel 1580, fu un geniale realizzatore di ritmi spaziali armonicamente fondati su di un nitido classicismo di derivazione greco-romana e su ricerche cromatiche tipicamente veneziane, il cui senso scenografico già prelude al gusto barocco.

Fermo nel proposito di praticare il classicismo introdotto a Venezia dal Sansovino, detta – dopo lunghe esperienze – “I quattro libri dell’architettura” (1570), ed i suoi princìpi si diffondono soprattutto in Inghilterra per opera di Christofer Wren, autore del San Paolo di Londra.
Il soggiorno a Roma, intorno al 1540, permette al vicentino di approfondirsi negli studi dell’antico e di ammirare il senso costruttivo d’Antonio da Sangallo.

  

Basilica di Vicenza

Nel 1545, egli presenta quattro disegni per il rivestimento della Basilica di Vicenza, e a questa ardua impresa, per la quale la sua soluzione è d’una perfetta romanità, non gli basta la vita.

La vecchia fabbrica gotica viene circondata da due ordini di logge, ed il bisogno di far corrispondere le arcate primitive alle nuove suggerisce l’espediente delle colonne staccate, che alleggeriscono le masse ed accrescono il gioco del chiaroscuro.

  

Palazzo Chiericati – Vicenza (vedi qui file originale)

Il Palazzo Chiericati (1565), sede storica del museo civico – a due ordini, dorico e ionico: gli stessi della Basilica – apre le sue logge architravate su undici intercolonnati, dei quali il generoso signore delle superfici non occupa che i cinque centrali del primo piano.

Fuori delle mura cittadine, ai piedi dei colli Berici, la Rotonda (1570 circa) è una villa a quattro facciate, la cui sala circolare riceve la luce dalla cupola depressa.

  

Palazzo Valmarana Sezione (Ottavio Bertotti Scamozzi, 1776) – Vicenza

Lo stile palladiano chiarisce l’indipendenza non sempre fredda del suo sviluppo nel Palazzo Valmarana (1566), dove i giganteschi pilastri compositi attraversano due piani e tagliano i contropilastri del primo, terminando in un vigoroso attico…, nel maestoso Palazzo Porto-Barbaran (1570)…., nella Loggia del Capitanio o Sala Bernarda (1571), il cui ordine “colossale” ha più proporzionata fierezza del frammento di Palazzo Porto (Biblioteca del Seminario), nel quale lo smisurato piedistallo disdice alla funzione statica delle tre colonne…., e nel Teatro Olimpico cui aveva offerto il primo modello nella stessa città il bolognese Sebastiano Serlio.

I gradini ellissoidi s’incurvano dinanzi alla scena a doppio ordine corinzio, con la porta regale nel mezzo e le sapienti prospettive interne.

  

Loggia del Capitanio o Sala Bernarda – Vicenza 
Palazzo Barbaran da Porto di Andrea Palladio 
Disegno di Ottavio Bertotti Scamozzi, 1776

 Nell’architettura sacra, il Palladio ritorna alla tradizione che i paramenti murari dei barocchi sopprimono, e fin dalla facciata distingue le navi collaterali con le falde di tetto…, ricostruisce il deambulatorio, e tanto per la correttezza spoglia d ‘ornati, quanto per il placido distendersi dell’intonaco e della pietra, il suo purismo emerge nelle tipiche chiese di San Giorgio e del Redentore in Venezia.

.

Sezione longitudinale Chiesa del Redentore (Ottavio Bertotti Scamozzi, 1783)

. 

Chiesa di San Giorgio – Venezia