LEONARDO DA VINCI – Vita e opere

LEONARDO. Una carriera di pittore
Autore – Pietro C. Marani
Data – 2003, 384 pagine, illustrato, brossura
Editore – 24 Ore Cultura
Collana – Le gemme

“Il volume ripercorre la carriera di Leonardo pittore ponendo in rilievo la sua costante attenzione per la scultura, sia quella dei suoi predecessori e contemporanei, come appunto Verrocchio, Donatello e Tullio Lombardo, sia quella degli antichi, i bassorilievi e la scultura monumentale apprezzata nei suoi viaggi a Roma. Il costante riferimento alle arti plastiche si intreccia continuamente con la pittura e spiega la straordinaria forza tridimensionale delle sue creazioni pittoriche e, di conseguenza, il loro successo presso i contemporanei.

Nel volume vengono via via indicate le possibili fonti scultoree delle composizioni pittoriche di Leonardo, spesso riprodotte in modo da rendere evidente il continuo dialogo intessuto da Leonardo con la scultura”. (Descrizione tratta dal sito ibs.it)

PREMESSA 

LA PITTURA DEL XV E XVI SECOLO 

Nel Quattrocento la tecnica si perfeziona e si adatta a più alti voli dei geni che si susseguono nel secolo d’oro: alle profondità del pensiero e nuovo ideale.

I soggetti si spiritualizzano, la sintesi si contrappone all’analisi, la grandezza ed il decoro si unificano con il sentimento più moderato e con il desiderio d’ampliare la forma. Non c’è contrasto con la realtà, e non si viola l’esattezza con l’aspirazione al monumentale.

La vita contemporanea contribuisce con i suoi elementi a render più nobili le composizioni, ma i tipi, le vesti e le architetture sono fuori del tempo e degli ambienti riconoscibili…, in virtù della cauta scelta, si arriva ad astrarre dai fatti comuni, ad evitar la copia materiale dell’antico e a variare le linee con equivalenze, contrasti e graduazioni.

Lo spazio si allarga, e vi prevalgono le linee orizzontali…, i quadri dispongono le figure dentro un triangolo a larga base, e la terza dimensione slega il movimento dei corpi. Il problema degli scorci si risolve anche per mezzo dello sfumato e del chiaroscuro, e Michelangelo stesso usa l’accentuazione progressiva delle ombre.

Sul declinare del Cinquecento, imperversa il manierismo e, a correggerlo, insorgono gli eclettici ed i naturalisti: i primi pretendono di risuscitare i grandi maestri con in una specie di grammatica dell’arte, ed i secondi prescindono da ogni autorità, abbandonandosi alla passione del vero: nessuna forma ripugna e nessuna tinta stride: gli occhi insegnano.

Questa corrente, benché eccessiva nelle sue prime realizzazioni, ha con sé l’avvenire, e l’altra muore d’inedia nei dipinti macchinosi ed anneriti.

LEONARDO DA VINCI 

Leonardo da Vinci (1452-1519), anima e mente universale, contempera la scienza con l’arte…, ingegnere, architetto e chimico, si divaga con la musica e la poesia…, osservatore acuto, è assillato dall’ansia della perfezione, ed è il più grande “indeciso” del Rinascimento nella scultura e nella pittura.

Della prima, dacché fu distrutta la statua equestre di Francesco Sforza, non avanzano che i disegni, ma della seconda abbiamo alcuni capolavori. La bellezza effigiata da Leonardo da Vinci è spirituale e viva, non essendo il corpo che l’involucro e l’eco del pensiero…., la pittura è cosa mentale, e quindi la verità e la fantasia, l’analisi e la commozione si congiungono in un segreto impenetrabile, in un lirismo che turba.

I tipi femminili hanno l’ovale del viso affilato nel mento, lo sguardo profondo, il naso sottile e diritto ed il sorriso velato, che acuisce la comprensione e non mortifica il senso.

Anche la tecnica ottiene un raffinamento dalla squisita intelligenza del pittore, che crea lo sfumato per togliere il dissidio quattrocentistico tra forma e movimento…, l’atmosfera assorbe il contorno, e la penombra vaporosa si fonde nei colori, scostando l’immagine con una vibrazione di passaggi che riduce la corporeità della massa alla più fluida parvenza.

Annunciazione – Leonardo

“Annunciazione” (Firenze, Uffizi), il puro esordio verrocchiesco, spira freschezza nel movimento dell’angelo e nel candido stupore della Vergine, che passa dalla faccia all’atto sospeso della mano sinistra.

La convenzione iconografica e qualche durezza del contorno e del colore si eliminano nel quadretto simile del Louvre, che modifica la posizione della Vergine, e la inginocchia, curvandole il capo con tenerezza mistica…, un tempo, i vecchi cataloghi l’attribuivano a Lorenzo di Credi, ma in ogni particolare si conferma la superiorità nella finitezza dello stile e un’elaborazione unica.

Adorazione dei magi – Leonardo

La “Adorazione dei Magi” (Firenze, Uffizi) è la prima opera datata ed incompiuta (1481), ma nell’incompiutezza non si avvertono lacune: l’artista si esprime con il mezzo atmosferico nebbioso, e vi fa biancheggiare le mobili figure sotto gli impulsi delle anime.

La Vergine siede nel centro, come in un trono di verde…, il piccolo Gesù, in grembo a lei, riceve il dono d’un re, e benedice gli altri insieme con i loro seguiti, che fanno cerchio al gruppo divino.

San Gerolamo – Leonardo

Prima di andare a Milano, Leonardo lascia in tronco il “San Girolamo” (Roma, Galleria Vaticana), modellato con graduazioni brune e con un contrasto energico di chiari e di scuri, dove il penitente, che si strazia il petto con il sasso, appare nell’intera grandezza dello spirito.

Leonardo Da Vinci - Vergine delle Rocce (Louvre).jpg

La vergine delle rocce – Leonardo (Louvre)

La “Vergine delle rocce” (Parigi, Louvre, 1483) è una tela finita…, la luce vi circola elastica, infonde nei corpi un aspetto imponderabile, e lo sfondo roccioso, con stalagmiti aguzze e spacchi irregolari – di dove penetra la luce del crepuscolo, – allarga la grotta del San Girolamo.

La Vergine s’inginocchia ed allunga la mano sulla spalla di San Giovannino, che si piega pregando verso Gesù, visto di profilo…, dietro a lui, un angelo in ginocchio indica al riguardante Maria che schiva l’onore con la sinistra tesa innanzi.

 

Ultima Cena – Leonardo

Sei anni dopo, la “Ultima Cena” (Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie) è un superbo calcolo di luce…, e ombre dolci e sfumose avvolgono i commensali, ed il limpido chiarore che entra dalle aperture dello sfondo si rifrange sulla parete destra, e cinge in un’aureola di cielo Gesù che profetizza il triste vero.

La tavola è piccola, ed il traditore vi siede con i condiscepoli, i cui gruppi ternari si equivalgono, animati e potenti nelle mosse.

Il dramma ha la perfezione dell’insieme nell’istantaneità dello sdegno e della discolpa…, c’è un vertice ed un abisso: la spirituale sofferenza del Cristo e la perfidia grifagna del profila, di Giuda.

Battaglia d’Anghiari, in una copia di Rubens (1603) dell’opera perduta di Leonardo

Sant’Anna, la Madonna e il bambino (Sacra Famiglia) – Leonardo 

Dopo il ritorno a Firenze (1500), Leonardo si misura con Michelangelo nel celebre cartone della “Battaglia d’Anghiari”, distrutto come quello della “Guerra di Pisa”, che gli faceva riscontro, e dipinge la “Sacra Famiglia” (Parigi, Louvre), costruita a piramide, aerea e morbida nelle masse così fuse che non richiedono nemmeno l’appoggio visibile di Sant’Anna.

Essa sostiene sulle ginocchia Maria protesa verso il Bimbo, che stringe l’agnello per un orecchio, e si rivolge improvvisamente alla madre, il cui slancio ineffabile gli impedisce di salire sul dorso dell’animale accovacciato e non restio.

La Gioconda – Leonardo 

Intorno al 1506, finito il ritratto della “Gioconda” (Parigi, Louvre), che, dal Vasari allo Schuré, ha disseminato gli arzigogoli del romanticismo.

L’incantatrice dal sorriso pensoso, dagli occhi bruni, che entrano nelle strette e stanche palpebre, e dalle mani fini e sensibili, è resa con estremo magistero tecnico.

L’orizzonte del paesaggio si leva sopra i suoi occhi, ed un intreccio fantastico di valli bagnate da laghi e da torrenti sfuma nella nebbia umida.

L’immagine e lo sfondo hanno un collegamento ideale, perché il ritmo ondulatorio dei veli si comunica ai piani anatomici e alle linee prospettiche…, la forma e la luce si concretano nella figura, ed il mistero è più vivo nel poeta che lo indaga, ascoltandosi, che non nello smarrimento della donna non più giovane e forse amata.

Giovanni Battista – Leonardo

Il problema dello sviluppo atmosferico ammorbidisce sempre più la massa, fino a privarla della sua consistenza…, ne è prova il “Giovanni Battista” del Louvre, opera degli ultimi anni.

Il voluttuoso androgino emerge dalle tenebre: sorride con i suoi occhi incassati nell’ombra e con le labbra che s’inarcano fra due pieghe…., il vero entra ormai nel dominio dell’astrazione, ed il genio si chiude placidamente in essa.

Una poetica leggenda fa morire Leonardo fra le braccia di Francesco I, ma il re, il 2 del maggio 1579, era a Saint-Germain-en-Laye con tutta la Corte, ed il grande vecchio, che ricordò se stesso in un famoso disegno a sanguigna della Biblioteca Reale di Torino, finiva a Cloux.

LEONARDO. Una carriera di pittore” è una lettura che scorre leggera come una foglia sull’acqua di un placido fiume che Marani ci porta tra una pennellata e l’altra tra le pieghe della vita di questo nostro grande artista e veniamo così a conoscenza di tante piccole particelle cromatiche che ci erano finora sconosciute.

Conclusione: La bellezza effigiata da Leonardo è spirituale e viva, non essendo il corpo che l’eco del pensiero..

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SACRA FAMIGLIA (Sant’Anna, la Madonna e il Bambino con l’agnello) – Leonardo

SANT’ANNA CON LA VERGINE, IL BAMBINO E SAN GIOVANNINO – Leonardo

1 – LA VERGINE DELLE ROCCE – Leonardo da Vinci

2 – LA VERGINE DELLE ROCCE – Leonardo da Vinci

MADONNA DEL GAROFANO – Leonardo da Vinci

MADONNA BENOIS – Leonardo da Vinci

LA DAMA CON ERMELLINO – Leonardo da Vinci

MADONNA LITTA – Leonardo (Giovanni Antonio Boltraffio)

LA GIOCONDA (Monna Lisa) – Leonardo da Vinci

SAN GEROLAMO – Leonardo da Vinci

ADORAZIONE DEI MAGI  – Leonardo da Vinci

RITRATTO DI MUSICO – Leonardo da Vinci

RITRATTO DI DONNA (LA BELLE FERRONIÈRE) – Leonardo da Vinci

RITRATTO DI ISABELLA D’ESTE – Leonardo da Vinci

TESTA DI FANCIULLA – LA SCAPILIATA – Leonardo da Vinci

SAN GIOVANNI BATTISTA – Leonardo da Vinci

BACCO (SAN GIOVANNI) – Leonardo da Vinci

L’UOMO VITRUVIANO – Leonardo da Vinci

L’ULTIMA CENA (Cenacolo) – Leonardo

SALA DELLE ASSE – Castello Sforzesco, Milano – Leonardo da Vinci

DISEGNI DI LEONARDO – Biblioteca Reale di Torino

DISEGNI DI LEONARDO – Galleria degli Uffizi a Firenze

DISEGNI DI LEONARDO – Gallerie dell’Accademia – Venezia

CODICE TRIVULZIANO – BIBLIOTECA DEL CASTELLO SFORZESCO a MILANO – Leonardo da Vinci

BIBLIOTECA AMBROSIANA, MILANO – GABINETTO NAZIONALE DELLE STAMPE E DEI DISEGNI – Leonardo da Vinci

DISEGNI IN EUROPA – Leonardo da Vinci

DISEGNI DI LEONARDO IN AMERICA

RACCOLTA DI WINDSOR – Leonardo da Vinci

CODICE ARUNDEL (Londra, British Museum) – Leonardo da Vinci

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