INCORONAZIONE DELLA VERGINE – El Greco

La cappella era stata ordinata, per volontà testamentaria, nel 1569, dal mercante Martin Ramirez, il quale prevedeva la costruzione di una più ampia fabbrica, destinata a Santa Teresa e alle sue monache: sistematesi altrove costoro, il progetto, ridotto, fu realizzato solo nel 1594, ma rimase la dedica a San Giu’seppe, al quale Teresa era devota.

Il Greco intervenne sulla base di un contratto stipulato il 9 novembre 1597 con la signora Vazquez de Parga y Vigon, impegnandosi a disegnare l’altar maggiore e i due laterali e a eseguire le relative pale.

Sul complesso, cfr. il saggio fondamentale di Soehner (Ein Hauptwerk Grecos. Die Kapelle San José in Toledo,  in Zeitschrift Für Kunstgeschichte 1957: rifuso in Una obra maestra del Greco, 1961), anche per la lettura ‘architettonica‘ la quale individua in San José (che è da considerare, con la cappella maggiore dell’Ospedale della Carità di Illescas, 1603-1605, la maggior prova de El Greco architetto: vedi E. Harris Frankfott, A Decoratiae Scheme by El Greco, in The Burlington Magazine, 1938) un’affermazione, in termini illusivi, dello spazio di chiesa: una sorta di cellula germinale del theatrum sacrum barocco.

L’INCORONAZIONE DELLA VERGINE è un olio su tela di El Greco. Alcuni studiosi ipotizzano che questa sia la prima versione dell’argomento successivamente elaborata nella chiesa di Talavera la Vieja, Toledo, nella Cappella de San José. Il dipinto ( cm 120 x 47). Questa è una delle opere preferite dal El Greco. Ce ne sono diversi che sono conservati ma, senza dubbio, questa è considerata la più bella di tutte le Incoronazioni della Madonna che il pittore fece. Ci sono forti sproporzioni al corpo dei personaggi di Dio Padre, la Vergine Maria e Dio Figlio con grandi gambe scorciate in primo piano. Si tratta di una scena che l’atmosfera celeste diventa protagonista, in cui El Greco crea nubi che fanno da trono alla Vergine sopra cui si siede, e sotto ci sono santi, frati e peccatori estasiati a dare movimento la scena.

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