LA PIETÀ – Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino

PIETÀ (1537-1540)
Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (1495-1540)
Pittore italiano
Museo del Louvre – Parigi
Tela cm. 159 x 245

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La composizione è come compressa e soffocata, le figure allungate, le espressioni esasperate. La Madonna, al centro, con le braccia divaricate e tese lungo tutto il dipinto, è sorretta da una donna che le si affianca col volto contratto dal dolore. Il busto della Vergine si protende verso sinistra in senso opposto a Cristo. Questi, in uno splendido e sensuale nudo luminoso siede, sostenuto a sinistra da una donna dall’elegante acconciatura, su un prezioso cuscino, e a destra da un giovane vestito all’antica.
Nel corpo slanciato di Gesù Cristo, nell’ambiguità che esprime il suo volto, nell’attenzione quasi ossessiva per le forme sofisticate e raffinate, il Rosso Fiorentino rivela uno stile ben definito, che si addiceva bene alla corte di Francesco I presso la quale era andato nel 1530. Ma già nella Roma di Clemente VII ), l’artista aveva abbandonate le forme allucinate e perverse degli anni fiorentini e insieme all’emiliano Parmigianino aveva espresso un nuovo e complesso concetto dell’arte.
Le opere successive del Rosso, come ad esempio CRISTO MORTO (Boston, Museum of Arts) rivelano un interesse spiccato per la resa complessa ed elegante delle forme, a scapito della rappresentazione dei sentimenti umani più veri: il dipinto diventa un pezzo di bravura, un oggetto comprensibile da pochi, la cui destinazione ideale è la corte.
È infatti a Parigi, con la decorazione di Fontainebleau, che il Rosso trova la migliore possibilità di esprimere tale sensibilità. Ed è a Parigi che il Rosso rende più magniloquenti le sue opere e amplifica i gesti dei suoi personaggi: è quanto rivela la stessa PIETÀ del Louvre e il BACCO…, VENERE E L’AMORE di recente riscoperto a Lussemburgo, entrambi degli inizi degli anni Trenta del Cinquecento.

Il quadro fu dipinto da Rosso Fiorentino verso il 1537-1540 per Anne de Montmorency e posto sopra la porta della cappella del castello di Ecouen ed era ancora al suo posto quando la proprietà passò a Luigi Filippo de’ Borboni.
Sequestrato nel corso della Rivoluzione Francese esso venne trasferito a Parigi e portato al Louvre, dove si trova ancora oggi.

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Vedi qui file originaleAllegoria della Salvezza (1520 circa)
Rosso Fiorentino (1495–1540)
Los Angeles, County Museum of Art
Olio su tavola cm 161,3 x 119,4
Vedi qui file originale

 

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