IL DELITTO MATTEOTTI – A cura di Giuseppe Rossini 

IL DELITTO MATTEOTTI

Giuseppe Rossini
Il delitto Matteotti tra il Viminale e l’Aventino 
(Dagli atti inediti del processo De Bono davanti all’Alta corte di giustizia) 

Introduzione

Questo grosso volume che lo storico cattolico Giuseppe Rossini ha messo su con un paziente lavoro di ricerca rappresenta un contributo fondamentale alla conoscenza della storia del fascismo nei primi anni della dittatura. 

Recensione

È noto che Giuseppe Donati, direttore del giornale del partito popolare di quel tempo, IL POPOLO, era venuto raccogliendo nei mesi successivi all’assassinio di Giacomo Matteotti (1885 – 1624) una schiacciante documentazione sulle responsabilità dell’allora direttore generale della pubblica sicurezza, Emilio De Bono, nello sviamento delle indagini sul criminoso episodio. 

Il Donati, quando non aveva ancora completato la sua opera fu costretto a presentare denunzia contro il poliziotto fascista davanti all’alta corte di giustizia, perché un provocatore gli sottrasse alcuni documenti e rivelò l’esistenza della sua indagine. 

La commissione istruttoria dei Senato costituito in alta corte, mandò assolto il De Bono senza rinviarlo a giudizio. 

Il fascismo era ancora saldo in sella e i Senatori del regno avevano sin troppa paura di colpirlo in uno dei suoi uomini allora più influenti. 

I documenti del processo che ora vengono pubblicati per la prima volta costituiscono un contributo di estremo interesse alla conoscenza di alcuni aspetti essenziali del fascismo e della vita politica italiana di quegli anni. 

Stimolante e particolarmente acuta la lunghissima ed esauriente introduzione di Rossini che rappresenta uno dei migliori studi sui primi anni della dittatura fascista.

 

Conclusioni

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