SIGNIFICATO DEI COLORI

Significato, simbologia e proprietà dei colori

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Forme e colori ci parlano a ogni istante e l’ambiente che ci circonda influisce sull’evolversi dei nostri stati d’animo. In un mondo triste, grigio, dalle forme squallide, l’angoscia e la nevrastenia si manifestano molto più facilmente di quanto non accada se ci si trova immersi in un universo naturale in cui alberi, piante, rocce, acque correnti concorrono a creare un sentimento di gioia di vivere, un’espansione della coscienza, un reale stato di benessere.

Lo stesso avviene con i nostri umori che cambiano secondo il tempo, e anche con la nostra “nicchia ambientale”, come la chiama un illustre professore: casa, ufficio, luoghi di svago respireranno e ci aiuteranno a esistere più pienamente, con le vibrazioni colorate, le forme, i disegni, gli oggetti che avremo saputo inserirvi, come specchi della nostra anima.
Questo perché ogni colore, ogni contorno possiedono un magnetismo particolare che risveglia inconsciamente reazioni nervose e psichiche diverse, benefiche o nefaste.
Esoterici, sacerdoti e gerofanti vari hanno sempre saputo fare uso di questa magia, e hanno cosi potuto creare un simbolismo dei colori e delle forme.

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BIANCO
Colore della purezza originaria, il bianco venne tradizionalmente impiegato in tutti i riti di iniziazione. L’ adepto, che si eleva di un gradino sulla via reale del risveglio interiore e della comprensione dei misteri spirituali ed esoterici, indossa una veste bianca per sottolineare la purezza ritrovata e il “limpido sguardo” che dovrà ormai portare sul mondo.
Il bianco riflette, sempre, un ideale di chiarezza e di trasparenza.

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NERO
Diametralmente opposto al bianco, gli è sempre stata ovviamente attribuita una vibrazione negativa. Tuttavia, notte e giorno, vita e morte, bene e male, sono aspetti della stessa realtà. Senza le tenebre, non è possibile la luce. E le religioni lo sanno tanto bene che si sono sempre servite di questo colore, nel loro abbigliamento.
Il nero, infatti, favorisce anche la concentrazione, aiuta a prolungare la coscienza in un vuoto assoluto che è morte dell’ego, abbandono dell’io superficiale ed evoluzione della ricerca interiore nella oscurità dovuta all’oblio delle nostre origini, delle nostre radici.
Il nero è la terra fertile dell’inconscio.

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ROSSO
In alchimia, la trasmutazione dovrebbe passare dall’opera al nero, che è morte e ritorno al caos primordiale, poi dall’opera al bianco, purificazione, per giungere all’opera al rosso, in cui fusione e metamorfosi avvengono.
Colore fondamentalmente legato al principio della vita animale e umana, dal momento che il
nostro liquido vitale, il sangue, è rosso.
Colore del fuoco, del calore, del cuore.
È anche il colore esoterico che deve essere dispensato soltanto a chi la cerca.
Rosso della matrice, a doppia polarità: infatti, il sangue è la condizione della vita, ma anche della morte.
Rosso guerriero, fiammeggiante, che occorre saper controllare, come i propri istinti che possono diventare pericolosi se sono passionali ed esasperati.

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ARANCIONE
A mezza strada tra il rosso e il giallo, questo colore allegro, stimolante, sta tra il sangue vitale e la luce celeste. Si ritiene che Dioniso portasse vesti arancione, lui, il dio della vite, ebbro della sostanza del mondo.

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GIALLO
L’oro, la luce del sole diffondono questo colore ricco.
È il più caldo di tutti i colori e anche quello che tende verso il bianco smagliante, accecante.
Tra le mele d’ora del giardino delle Esperidi, segni di pace e di amore, troviamo anche il pomo della discordia, perché l’oro crea la felicità, ma anche l’orgoglio, la gelosia e la cupidigia. Nello stesso modo, il sole risveglia i germogli della vita, fa crescere e maturare, ma può bruciare.
È il vello d’oro di Giasone rimane il più perfetto simbolo della ricerca dell’assoluto che è sempre “avanti”, inaccessibile verità che dona se stessa, si insegna, ma resta sempre da scoprire.

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BRUNO
Colore della terra e del legno.
Presso i Romani e i cattolici, rappresenta l’umiltà, (humus significa “terra”), la semplicità e anche la natura riproduttrice, anno dopo anno.
Colore dell’autunno che risveglia la coscienza delle radici dell’essere e delle forze vive da ritrovare continuamente.
L’uomo stesso, secondo il libro della Genesi, nell’Antico Testamento, non fu forse foggiata con un pugno di creta?
Il bruno porta tutte le premesse della Madre Terra e di quell’altra specie viva che ci accompagna durante il nostro percorso: l’albero.

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VIOLA
È un colore investito di magia cerimoniale: tutti i gerofanti lo rispettano, perché è carico di un mistero simile a quello della creazione.
Per i cattolici, colore di lutto e di penitenza.

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AZZRRO
Il più profondo dei colori, perché è vero che lo sguardo vi penetra, ma vi si perde anche come nello spazio del cielo.
Rappresenta l’equilibrio, riposante, immateriale, serio o gioiosa.
L’azzurro crea un clima di irrealtà, di trasparenza; è sempre stato sacralizzato perché è cielo. Simboleggia il volo dell’anima liberata verso le alte sfere spirituali, e anche la libertà creativa, della mente.
Noi respiriamo l’azzurro del cielo, che alito di vita.

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VERDE
In esso vibra il calore vegetale e anche l’acqua.
Goethe diceva che “l’occhio e l’anima riposano in quella miscela come sopra un elemento semplice. Non si desidera andare oltre….”.
Esso porta infatti una necessità rinfrescante, crea  un’atmosfera calmante, ma anche piena di vita come la vegetazione con le sue foglie, le sue piante. le sue erbe…
Colore della comunicazione, perché la natura comunica con noi, il verde ha meravigliose qualità che nascondono un segreto: quello della generazione e della rigenerazione.

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IL SIMBOLISMO DELLE FORME