ULISSE E PENELOPE – Francesco Primaticcio

ULISSE E PENELOPE (1560 circa)
Francesco Primaticcio (1504–1570)
Museum of Art, Toledo
Olio su tela cm 123,8 x 113,6

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La scena qui raffigurata è desunta dal XXIII canto dell’Odissea di Omero. Ulisse e Penelope vengono ritratti nudi, coperti solo parzialmente da un drappo, dopo un appassionato incontro d’amore. I corpi si sfiorano appena, la mano dell’uomo accarezza teneramente il volto della donna; il loro intenso rapporto traspare dall’affettuoso sguardo che si scambiano. Sullo sfondo a destra le ancelle, celate dalla penombra, vigilano sulla porta affinché nessuno possa disturbare la loro intimità.
La figura dell’uomo è di chiara ascendenza michelangiolesca, in particolare, preciso è il riferimento alle tombe medicee della chiesa di San Lorenzo a Firenze, ma in genere Primaticcio mostra di essere stilisticamente influenzato anche da Raffaello e Parmigianino. Il rapporto fra il dipinto e la decorazione della Galleria di Ulisse nella reggia di Fontainebleau, iniziata alla metà del Cinquecento, suggerisce una data di esecuzione che dovrebbe cadere intorno al 1560.

Il dipinto è generalmente considerato uno dei bozzetti eseguiti da Primaticcio per la decorazione della Galleria di Ulisse nella reggia di Fontainebleau, distrutta fra il I738 e l’anno successivo, e oggi nota grazie a un disegno di Theodore van Thulden del 1633 (Vienna, Albertina). A tutt’oggi sono noti altri due dipinti legati a questa decorazione, uno a Parigi e uno a Ottawa. All’inizio del Novecento il quadro era nella collezione Horward in Gran Bretagna e quindi acquistato dall’Art Institute di Toledo. All’Institute of Art di Detroit è una copia con varianti di Nicolò dell’Abate.

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