EUSTACHE LE SUEUR – Vita e opere

EUSTACHE LE SUEUR

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Nul1a di eccezionale attraversa la vita di Eustache Le Sueur, nato a Parigi nel 1616 e ivi deceduto nel 1655 senza allontanarsene mai. Nella sua breve esistenza visse però una parabola creativa intensa, costellata di onori e riconoscimenti che lo portarono a divenire uno dei pittori più in vista di Parigi.
Molto vicine a Vouet – di cui fu allievo ed amico – le prime opere di Le Sueur sono costituite da una serie di disegni per incisioni e dalle tele con I Sogni di Polifilo (1642 circa) tradotte in arazzi dai Gobelins.
La prima opera documentata è La Vergine e il Bambino, disegno preparatorio per il frontespizio de La Vie du Duc de Montmorency di Simon du Cros, pubblicato nel 1643.
Fra il 1645 e il 1646 riceve il titolo di Maître che mantiene fino al 1648, quando per il successo riscosso con il ciclo della Vita di San Bruno, eseguito per i certosini di Parigi, è chiamato a far parte dei dodici fondatori dell’Accademia Reale di Pittura.
Dal 1645 al 1648 Le Sueur decora l’Hôtel de Fieubet dove, per influenza delle stampe tratte dalle opere di Raffaello e per studio diretto delle tele che Poussin inviava a Parigi da Roma, il suo stile diviene più classicista. È il caso anche delle Scene bibliche dipinte intorno al 1650 e tessute in arazzi per volere del presidente Le Coigneux.
Le decorazioni delle residenze private dei parigini più in vista si incrociano con le opere perle chiese: ad un passo dalla morte, nel 1654-1655, Le Sueur termina le pitture del1’Hôtel Lambert (iniziate nel 1645) ed esegue le tele per 1’abate di Marmoutiers, opere di gusto monumentale dove idea e realtà si incrociano perfettamente facendo meritare all’artista l’epiteto di “Raffaello di Francia”.

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Presentazione della Vergine al Tempio (1640-45 circa)
Eustache Le Sueur (1616–1655)
Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo
Olio su tela cm 102,5 x 101,6

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