PIPPO SPANO – Andrea del Castagno

PIPPO SPANO (1449-1451 circa)
Andrea del Castagno (1417 circa – 1457)
Affresco staccato cm 245 x 165
Galleria degli Uffizi – Firenze

Il dipinto rappresenta il condottiero Filippo Scolari, noto a Firenze con il diminutivo di Pippo Spano, cioè ispano, spagnolo. Il guerriero è rappresentato in posizione frontale, ben saldo sulle gambe divaricate e con la spada sguainata, in un’espressione spavalda e sicura. Tuttavia la testa leggermente rivolta verso destra, come in uno scatto improvviso del collo, mostra tutta l’energia e l’aggressività dell’uomo d’arme. Particolarmente interessante per la storia dell’armamento è la pesante e complessa armatura metallica, ingentilita dal manto sovrapposto finemente lavorato e dal colletto della veste rossa ricamata che incornicia il volto del condottiero.
Il dipinto faceva parte di un ciclo di affreschi che si trovavano in una sala della Villa Carducci a Legnaia, presso Firenze, trasformata da Andrea del Castagno secondo i nuovi principi della prospettiva brunelleschiana. Una serie di Uomini e donne illustri collocati entro finte nicchie e coronati al di sopra da una fascia con putti reggifestone provocavano una sorta di smaterializzazione delle pareti della stanza. Il rilievo plastico assai accentuato delle figure e il fatto che esse sporgano spesso con mani e piedi al di fuori dei riquadri a finto marmo che dovrebbero delimitarle, provoca una forte sensazione di vitalità, di movimento nello spazio e di distacco dalla superficie piana del muro. Si veda ad esempio il piede destro del Pippo Spano che avanza verso lo spettatore e quasi copre l’iscrizione sottostante; oppure la mano sinistra e l’elsa della spada del Farinata degli Uberti che fuoriescono dal riquadro, dipinto ad imitazione di un marmo verde di Prato.

Andrea del Castagno, Farinata degli Uberti, Firenze, Galleria degli Uffizi

A differenza di altri famosi cicli raffiguranti il tema dei personaggi illustri, in cui erano di solito prediletti i soggetti dell’antichità e gli eroi biblici e mitologici, nel ciclo di Legnaia sono raffigurate le glorie civiche. A tre condottieri (Pippo Spano, Farinata degli Uberti e Niccolò Acciaioli) sono avvicinati tre poeti (Dante, Petrarca, Boccaccio). Le figure femminili sono invece tradizionali (Sibilla Cumana, Ester, Tomiri). Gli affreschi furono staccati a causa delle loro non buone condizioni e sono oggi conservati nella Galleria degli Uffizi.

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