RITRATTO DI MADAME RÉCAMIER – François Gerard

RITRATTO DI MADAME RÉCAMIER (1805)
François Gerard (1770–1837)
Olio su tela cm 225 x 148
Museo Carnavalet, Parigi

Madame Récamier è raffigurata nel loggiato del giardino della sua casa, semisdraiata su una poltrona. Il volto e incorniciato da un’alta acconciatura che lascia ricadere lungo le tempie i riccioli scuri; la donna è scalza e indossa un abito leggero maliziosamente discinto. Il braccio sinistro è mollemente rilasciato sul cuscino e le gambe sono parzialmente avvolte da una coperta che ricade con fitte pieghe dalla poltrona al pavimento. Il loggiato, decorato con greche geometriche e sostenuto da archi che poggiano su semplici colonne doriche, si affaccia su un giardino con ricca vegetazione.
La quinta paesistica, con la collina dominata da un’imponente villa che si intravede dietro l’arco sul fondo, è in parte nascosta da una cortina scura, occasionalmente predisposta per dar risalto alla marmorea carnagione della donna ritratta in primo piano.
Il rigore del linguaggio neoclassico di questo dipinto è alleggerito dalla rappresentazione vivace e pittoresca dell’ambiente che circonda la protagonista, conferendole una punta di mistero.

Terminato nel 1805, questo ritratto è ricordato nella casa parigina di Madame Récamier alla quale era evidentemente destinato.
Il Museo Carnavalet, che illustra attraverso le sue collezione la storia di Parigi al tempo della Rivoluzione e dell’Impero, annovera un cospicuo numero di ritratti, fra questi un altro dipinto di Gérard, raffigurante Mademoiselle Duchesnois, attrice della Comédie Française.

 

I capricci di Madame Récamier

Nata a Lione nel 1777, il vero nome di Madame Récamier era Jiulie Adelaide Bernard. Grazie al suo matrimonio con il ricco banchiere Jacques Récamier, la donna divenne la regina di uno dei salotti parigini più alla moda, aperto a intellettuali, politici e artisti. La donna aveva un carattere capriccioso ed era nota per la sua vanità; infatti si fece effigiare dai maggiori artisti del suo tempo, fra i quali anche David: non soddisfatta del risultato di questo lavoro, si rivolse a Gérard.
A causa del suo appassionato legame con il principe Augusto di Prussia, Napoleone la costrinse all’esilio e Madame Récamier fu costretta a lasciare Parigi nel 1806 per farvi ritorno solo cinque anni dopo.

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