ENERGIA E CALORIE NELLA DIETA

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ENERGIA E CALORIE

Il valore energetico dei cibi viene solitamente espresso in termini di “calorie”. In effetti, quella che nell’usanza comune viene chiamata caloria è, in realtà, una chilocaloria, equivalente a 1.000 calorie. Una chilocaloria è il termine scientifico utilizzato per definire la quantità di calore necessaria per far aumentare di 1 °C la temperatura di 1 litro d’acqua.
Talvolta il valore energetico dei cibi viene espresso in joule: 1 caloria equivale a 4,186 joule.

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Le calorie dei cibi – Anche se consumiamo una grande varietà di cibi preparati in molti modi diversi, ciascun alimento può essere considerato in termini di quantità di energia che sprigiona quando viene metabolizzato e “bruciato” dalle cellule del nostro organismo.
Il valore energetico dei cibi varia, e varia pertanto il loro valore calorico, a seconda della quantità di sostanze liberatrici di energia (grassi, carboidrati, proteine e alcol) che contengono.
I grassi producono la maggior quantità di calorie in rapporto al peso: 9 calorie per grammo.
I carboidrati, quali lo zucchero e l’amido, e le proteine ne producono circa la metà: 4 calorie per grammo.
L’alcol fornisce circa 7 calorie per grammo.
L’acqua, le fibre alimentari, le vitamine, i minerali e altri componenti dei cibi, quali gli aromatizzanti, i coloranti e i conservanti, non influenzano il valore calorico dei cibi.
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Alcuni alimenti sono considerati a elevata densità calorica: ciò significa che forniscono una considerevole quantità di calorie in rapporto al peso. Per esempio, il burro, l’alcol e il cioccolato appartengono a questa categoria. Invece le carote o la lattuga, che contengono molta acqua, sono a bassa densità calorica.
Calorie e peso – Giorno dopo giorno, occorre mantenere equilibrato l’apporto e il consumo di energia da parte dell’organismo, in modo che il peso corporeo possa rimanere costante. Se si assumono più calorie di quante se ne brucino, il corpo immagazzina l’eccesso di calorie sotto forma di grasso.
L’accumulo di 3.500 calorie, per esempio, comporta l’aumento di circa 400 g di grasso.
D’altro canto, se si consuma più energia di quanta se ne assume, l’organismo dovrà utilizzare i nutrienti energetici di cui le sue cellule sono costituite, soprattutto il grasso delle cellule adipose, con conseguente perdita di peso.
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Il fabbisogno calorico di un individuo per mantenere stabile il peso dipende dall’età, dalla taglia, dalle abitudini di vita (soprattutto dalla quantità di attività fisica), dalla struttura corporea e da fattori ereditari.

L’aspetto più importante, quindi, è imparare a mangiare correttamente per immagazzinare ogni giorno la giusta quantità di calorie provenienti da alimenti diversi che contengano in modo equilibrato tutti i nutrienti essenziali.

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