SÌ VIAGGIARE – Lucio Battisti (Testo, commento e video)

SÌ VIAGGIARE 

Testo di Mogol
Musiche di Lucio Battisti 

 

Quel gran genio del mio amico
lui saprebbe cosa fare,

lui saprebbe come aggiustare
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti regolerebbe il minimo
alzandolo un po’
e non picchieresti in testa
così forte no
e potresti ripartire
certamente non volare
ma viaggiare.
 
Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
 
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare .
Con coraggio gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.
 
Quel gran genio del mio amico,
con le mani sporche d’olio
capirebbe molto meglio;
meglio certo di buttare, riparare.
Pulirebbe forse il filtro
soffiandoci un po’
scinderesti poi la gente
quella chiara dalla no
e potresti ripartire
certamente non volare ma viaggiare.
 
Si viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
 
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare .
Con coraggio gentilmente, gentilmente
dolcemente viaggiare.
 
Si viaggiare…..
dolcemente viaggiare
rallentando per poi accelerare
con un ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore…..

.
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Fonte video: YouTube – cbenningtonros

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La canzone crea un parallelismo tra il viaggio inteso nel senso fisico di spostamento e il viaggio della vita. L’auto diventa allora metafora del corpo che “quel gran genio del suo amico” sa riparare bene: se sa riparare la macchina figuriamoci un corpo, nello specifico un cuore, rotto per farlo ripartire, “certamente non volare ma viaggiare”.

Tutto il testo si impregna di questo significato: il fatto di regolare il minimo alzandolo (dopo un periodo di particolare dolore si riesce a reagire più forti di prima), evitare le buche più dure (sempre dopo aver “sbattuto il naso”, o in questo caso la testa, contro una delusione si dovrebbe essere in grado di riconoscere i problemi per tempo), di viaggiare rallentando per poi accelerare (cioè c’è un tempo per tutte le cose, sia aspettare che per fare) il tutto con coraggio, gentilmente e con amore. 
Sempre questo amico poi invece di buttare preferisce riparare e soffiando il filtro aiuterebbe a chiarire di chi ci si può fidare e chi no, senza “cadere nelle paure”.
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