VENEZIA – Gianni Maimeri

VENEZIA – Gianni Maimeri
Milano, collezione privata
Olio su tela cm 25 x 16
Vi voglio proporre un dipinto in cui il paesaggio è riflesso nell’acqua. Se è difficile fare un paesaggio, farne uno riflesso lo è doppiamente. Gianni Maimeri, l’ultimo erede di una scuola pittorica lombarda di alto livello, fu un grande paesaggista. Osservate il disegno preparatorio del dipinto, la cura con cui è stato fatto.

Venezia vista da Gianni Maimeri – Disegno preparatorio
Milano, collezione privata
Matita su carta
La serietà di un pittore si vede anche dalla fase preparatoria dei suoi quadri, lo studio a matita, gli appunti, anche ad acquerello o a tempera, il piccolo bozzetto ad olio.
Cerchiamo di analizzare questa Veduta di Venezia.
La parte destra è tutta grigia, ed è perciò un tono neutro; la parte sinistra è tutta ocra gialla con bianco, ed è quindi un altro tono neutro; il ponte in mattoni rossi interrompe la monotonia cromatica.
Tutti i grigi a destra sono fatti mescolando il bianco di zinco con del bistro, interrotto da ocre e terre d’ombra.
Tutte le ocre chiare a sinistra si ottengono con ocra naturale più bianco; le variazioni scure sono ottenute con la terra d’ombra naturale.
Il grigio chiaro è usato anche per i contorni del ponte, mentre i mattoni sono dipinti con ocra bruciata, oppure terra di Siena bruciata, mescolata con ocra gialla; quelli più evidenti con ocra bruciata pura.
Il cielo è bianco più un po’ di blu ceruleo.
Per i riflessi basta mettere i colori della parte superiore nel punto corrispondente, dove si riflettono nell’acqua.
Le parti vibranti nell’acqua devono terminare con dei trattini scuri, fatti in questo caso con ocra bruciata sul riflesso azzurro del cielo.
Gianni Maimeri (Varano Borghi, 21 giugno 1884 – Milano, 25 novembre 1951) è stato un pittore e imprenditore italiano.
Nasce sulle rive del Lago di Comabbio. Dopo una breve parentesi veneziana, nel 1906 rientra a Milano e cresce all’ombra di Leonardo Bazzaro, stabilendo un rapporto particolare con Emilio Gola, che chiama maestro. Raffaello Giolli presenta la sua prima personale nel 1918.
Maimeri si inserisce facilmente nella vita artistica italiana, ma se ne distacca dopo l’avvento del fascismo. Nonostante sia palesemente messo in disparte, nel 1929 vince la medaglia d’oro e il premio del Ministero delle Comunicazioni alla terza Esposizione del Paesaggio tenuta a Bologna.
Nel 1929 ingaggia una dura battaglia con la Podesteria milanese sul piano regolatore che prevede la chiusura dei Navigli. Testimonianze di quegli anni il ciclo dei Trenta Navigli di Milano, di proprietà Ramazzotti.
Nel 1935 riceve il Premio Ferrara e nel 1936 un suo dipinto è acquistato dal Comune per il Museo di Milano.
Nel 1923, insieme al fratello Carlo che nel 1908 aveva conseguito la laurea in chimica industriale, rileva il Mulino Blondel nella periferia sud di Milano, e fonda la Fratelli Maimeri, una piccola azienda produttrice di colori, che con alterne vicende si svilupperà negli anni a venire fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli. Oggi la Maimeri Spa, è una delle aziende leader nella produzione e distribuzione di colori per artisti italiana, nota in tutto il mondo. La sua attuale sede è a Mediglia (MI), dove si è spostata dopo i bombardamenti e la distruzione del Mulino, durante la Seconda guerra mondiale.
Nel 1997 è nata la Fondazione Maimeri, lo scopo e l’intento della fondazione è quello di promuovere l’arte in ogni sua espressione attraverso tre direttive principali: la valorizzazione dell’attività artistica di Gianni Maimeri, la promozione dei giovani artisti e la divulgazione dell’arte italiana e contemporanea.
.
 .