Con il nastro rosa è la canzone pubblicata come lato B del singolo ed è l’ultima canzone dell’album Una giornata uggiosa, uscito nel 1980. Il brano superò ben presto come notorietà l’altra canzone, imponendosi come l’ultimo grande evergreen di Battisti, più volte ripreso da altri artisti in cover. È anche l’ultima canzone dello storico duo Mogol-Battisti, che avrebbe ben presto rotto il suo più che decennale sodalizio, senza più ricomporsi.
La frase nel ritornello “…lo scopriremo solo vivendo” è diventata quasi proverbiale per definire una situazione ancora in divenire. Il trascinante assolo finale di chitarra elettrica è di Phil Palmer.
Il protagonista della canzone è un uomo che, dovendosi sposare (“ora che quest’avventura / sta diventando una storia vera”), è preoccupato e pieno di dubbi: sulla propria donna, che teme di non conoscere abbastanza (“una frase sciocca, un volgare doppio senso / mi ha allarmato, non è come io la penso”; “chissà chi sei? chissà che sarai?”; “spero tanto tu sia sincera”), sul futuro della loro relazione (“chissà che sarà di noi?”).
Il protagonista decide comunque di gettarsi in questa nuova relazione (“ma il sentimento era già un po’ troppo denso / e son restato”), e tutti i dubbi si risolvono nell’accettazione dell’impossibilità di conoscere il futuro se non andando avanti nella vita (“lo scopriremo solo vivendo”).
La seconda strofa è semplicemente una metafora della situazione in cui si trova il protagonista, che si sente come chi, dopo aver acquistato un pacco in un grande magazzino, torna a casa e ha paura di scartarlo, per paura di scoprire di aver sbagliato a fare la spesa; la differenza, però, è che la posta in gioco non è un semplice acquisto, ma la donna della propria vita. Tale significato è più evidente nella traduzione spagnola del brano, nel quale la strofa è resa in questo modo: