NILLA PIZZI – La regina della canzone italiana (L’edera)

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NILLA PIZZI

Nilla Pizzi, all’anagrafe Adionilla Pizzi (Sant’Agata Bolognese, 16 aprile 1919 – Segrate, 12 marzo 2011), è stata una cantante italiana. Fu la vincitrice del primo Festival di Sanremo nel 1951. Nell’anno seguente si posizionò prima, seconda e terza.

Nella sua carriera ha partecipato a dieci Festival di Sanremo, sette volte in gara presentando 31 brani, due volte come ospite, ed una come presentatrice: ha conquistato 2 primi posti, 4 secondi posti , 2 terzi posti, un intero podio, e 2 premi alla carriera.
Di regine la canzone italiana ne ha riconosciute tante, ma la prima regina vera è stata certamente una robusta ragazza nata a Sant’Agata Bolognese il 6 aprile 1919 col nome di Adionilla Negrini Pizzi, poi opportunamente abbreviato in Nilla Pizzi. L’idea di una canzone italiana come genere unitario e autonomo è infatti piuttosto tarda e si afferma solo con il Festival di Sanremo. E Nilla Pizzi vinse le prime due edizioni di Sanremo, arrivando prima nel 1951 con Grazie dei fior – canzone che vende la quantità enorme per l’epoca di 35 mila dischi: e si classifica anche al secondo posto con La luna si veste d’argento, mentre l’anno dopo conquista il primo, il secondo e il terzo posto, rispettivamente con Vola colomba…, Papaveri e papere…., e Una donna prega.
Aggiungeteci, sempre nel 1952, la vittoria al Festival di Napoli (anch’esso nuovo) con Desiderio ‘e sole, completato dal terzo posto con Mergellina, e avrete ragioni sufficienti per l’incoronazione.
Più che i festival in sé, in queste affermazioni contava la radio, allora al culmine del suo potere, che li trasmetteva in diretta:
“Già all’indomani” racconta Nilla Pizzi “la gente canticchiava le canzoni che la sera prima aveva sentito alla radio”.
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Quella di Sanremo, per Nilla Pizzi, è la consacrazione definitiva. Ma la sua carriera inizia molto prima, nel 1937, quando inopinatamente vince un concorso dell’Eiar (l’ente radiofonico dell’epoca), che è un po’ l’antecedente di Miss Italia: Cinquemila lire per un sorriso.
Incomincia da qui la sua affermazione come cantante. Si separa da suo marito, Guido Pizzi, un manovale edile con stesso cognome, ma non suo parente. Comincia a cantare per i soldati mobilitati nella guerra, vince un concorso per voci nuovi dell’Eiar, si fa un repertorio che allora sembrava moderno e leggero, cantando insieme a Bruna Rattani, poi con Dea Garbaccio.
È il periodo di Alba della vita…, Verrà…, Quel mazzolin di fiori…, Tulipano d’oro.
Dopo la guerra incide una lunga serie di successi: Oh papà…, La vie en rose…, Cocoricò…, Mi triste corazon…., Dopo di te…., È troppo tardi…., Non aspetto nessuno.
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Il successo di Sanremo è piuttosto effimero. Coinvolta in una serie di complicate e molto pubbliche vicende sentimentali fra il maestro Angelini, vera divinità fondatrice della canzone italiana, e il collega Gino Latilla, deluse dal flop della canzone di Sanremo 1953 (Campanaro), Nilla Pizzi abbandona per qualche anno lo spettacolo italiano e si rifugia nell’esotismo vacanziero di Acapulco, in Messico, limitandosi a girare qualche film: Saluti e baci (1952), Il microfono è vostro (1952), Ci troviamo in galleria (1953), Canzone appassionata (1954).
Poi però torna, è seconda a Sanremo 1958 con Edera e nello stesso anno vince Canzonissima.
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Nel panorama della musica leggera italiana continua a essere presente a lungo, con la sua voce agile e leggera, ben modulata, e il prestigio di canzoni che restano nella memoria collettiva. Ma ormai le regine in carica erano altre. E Nilla Pizzi, in innumerevoli serate, trasmissioni televisive, premi alla carriera è comparsa soprattutto come un monumento del costume nazionale.
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L’EDERA

 
Chissà se m’ami oppure no 
chi lo può dire? 
Chissà se un giorno anch’io potrò 
l’amor capire? 
Ma quando tu mi vuoi sfiorar 
con le tue mani 
avvinta come l’edere 
mi sento a te. 
Chissà se m’ami oppure no 
ma tua sarò. 
Son qui tra le tue braccia ancor 
avvinta come l’edera 
son qui respiro il tuo respiro 
son l’edera legata al tuo cuor 
sono folle di te e questa gioventù 
in un supremo anelito 
voglio offrirti con l’anima 
senza nulla mai chiedere. 
Così mi sentirai così 
avvinta come l’edera 
perché in ogni mio respiro 
tu senta palpitare il mio cuor 
finché luce d’amor 
sul mondo splenderà 
finché m’è dato vivere 
a te mi legherò 
a te consacrerò la vita. 
 
Se il vento scuote e fa tremar 
le siepi in fiore 
poi torna lieve a carezzar 
con tanto amore 
e tu che spesso fai soffrir 
tormenti e pene 
sussurrami baciandomi 
che m’ami ancor. 
Lo so che forse piangerò 
ma t’amerò. 
 
Son qui tra le tue braccia ancor 
avvinta come l’edera 
son qui respiro il tuo respiro 
son l’edera legata al tuo cuor 
sono folle di te e questa gioventù 
in un supremo anelito 
voglio offrirti con l’anima 
senza nulla mai chiedere. 
Così mi sentirai così 
avvinta come l’edera 
perché in ogni mio respiro 
tu senta palpitare il mio cuor 
finché luce d’amor 
sul mondo splenderà 
finché m’è dato vivere 
a te mi legherò 
a te consacrerò la vita. 
Son l’edera per te 
son l’edera legata a te
Nilla Pizzi nel 1939
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Partecipazioni al Festival di Sanremo

1951
Grazie dei fiori – primo posto
La luna si veste d’argento – secondo posto
Eco tra gli abeti con Achille Togliani – quinto posto
La margherita con il Duo Fasano – ottavo posto
È l’alba – Non finalista
Ho pianto una sola volta – Non finalista
Mia cara Napoli – Non finalista
Notte di Sanremo – Non finalista
Tutto è finito – Non finalista
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1952
Vola colomba – primo posto
Papaveri e papere – secondo posto
Una donna prega – terzo posto
Nel regno dei sogni – decimo posto
Buonanotte ai bimbi del mondo con il Duo Fasano – Non finalista
Il valzer di Nonna Speranza con il Duo Fasano – Non finalista
Ninna nanna dei sogni perduti – Non finalista
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1953
Campanaro abbinata a Teddy Reno – secondo posto
Sussurrando buonanotte abbinata a Teddy Reno – ottavo posto
Papà pacifico abbinata a Teddy Reno – decimo posto
Canto della solitudine abbinata a Teddy Reno – Non finalista
L’altra abbinata a Flo Sandon’s – Non finalista
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1958
L’edera abbinata a Tonina Torrielli – secondo posto
Amare un’altra abbinata a Gino Latilla – terzo posto
Giuro d’amarti così abbinata a Claudio Villa – quinto posto
La canzone che piace a te cantata insieme a Aurelio Fierro abbinata a Claudio Villa cantata con il Duo Fasano – Non Finalista
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1959
Sempre con te abbinata a Fausto Cigliano – sesto posto
Adorami abbinata a Tonina Torrielli – Non finalista
Il nostro refrain abbinata a Tonina Torrielli – Non finalista
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1960
Colpevole abbinata a Tonina Torrielli – quarto posto
Perdoniamoci abbinata a Achille Togliani – Non finalista
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1981
Come presentatrice assieme a Claudio Cecchetto
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1994
Una vecchia canzone italiana – capitanando il gruppo Squadra Italia – diciannovesimo posto
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2003
Come ospite e le viene consegnato il premio alla carriera città di Sanremo
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2010
Come ospite e le viene consegnato per la seconda volta il premio alla carriera città di Sanremo, inoltre accenna le canzoni con le quali ha vinto i primi due festival Grazie dei fior Vola colomba