Mal, pseudonimo di Paul Bradley Couling |
La canzone è stata interpretata, nel corso del tempo, da vari artisti di grande fama quali: Narciso Parigi, Tino Rossi, Giuseppe Di Stefano, Vittorio De Sica, Mario Lanza, Christian De Sica, Fred Buscaglione, Peppino Di Capri, Carlo Buti, Jovanotti, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, José Carreras, Johnny Dorelli, Beniamino Gigli, Mal, Elio Mauro, Natalino Otto, Aldo Salvi, Gian Stellari, Luciano Tajoli, Ferruccio Tagliavini, Mina, Luigi Tenco, Achille Togliani, Claudio Villa, Luciano Virgili, Marco Zibardi, La Crus e Giorgio Gaber.
Mal, pseudonimo di Paul Bradley Couling (Llanfrechfa, 27 febbraio 1944), è un cantante e attore britannico naturalizzato italiano.
Mal riscuote un grande successo fino agli anni 60/70, con brani quali Bambolina (1967, interpretata anche da I Corvi), Tu sei bella come sei (con cui partecipa al Festival di Sanremo nel 1969) e Occhi neri occhi neri (1970). Al 1969 risale la pubblicazione di Pensiero d’amore (cover di “I gotta get a message to you” dei Bee Gees): quest’ultima canzone riscuote un tale successo arrivando prima in classifica per quattro settimane da ispirare un film omonimo (tipologia “musicarello”) (sempre del 1969) con la regia di Mario Amendola ed interpretato dal cantante oltre che da Silvia Dionisio e Pippo Franco. Inizia così per Mal una nuova carriera, quella di attore: infatti nel 1970 escono altre due pellicole dello stesso tipo che ottengono buoni incassi ovvero Lacrime d’amore (seguito del precedente) e Amore Formula 2 entrambe dirette nuovamente da Amendola.
Grazie al successo riscosso al cinema, Mal è anche protagonista di una serie di fotoromanzi (molto di moda negli anni ’70) pubblicati da riviste come “Sogno” e “Grand Hotel“.
Non abbandona però la musica, e partecipa nuovamente a due edizioni consecutive del Festival di Sanremo: nel 1970 si presenta in coppia con Luciano Tajoli cantando “Sole pioggia e vento” mentre nel 1971 con i Nomadi interpretando “Non dimenticarti di me“, scritta da Mogol e Mario Lavezzi; sempre nel 1971 incide “Ti porta via“, canzone composta da Paolo Conte.
Il 1972 è l’anno di una serie di concerti a Las Vegas, in cui è accompagnato dai Cyan Three, in precedenza band di supporto di Patty Pravo.
Dopo alcuni 45 giri in inglese di scarso esito commerciale, ritorna in cima alle hit parade nel 1975 con una versione in chiave moderna della celebre canzone di Vittorio De Sica Parlami d’amore Mariù, che faceva da sigla televisiva a una rassegna di film del regista romano; nel 1977 ottiene un successo ancora più grande (un milione e mezzo di dischi venduti) con Furia, sigla della omonima fortunata serie di telefilm con protagonista il “cavallo del West”. A questa fanno seguito altre sigle per il mercato infantile legate ad altre trasmissioni a cui Mal prendeva parte: tra queste il “sequel” Furia soldato e Mackintosh.
In una intervista in TV, l’altra sera Mal ha detto: “Furia mi ha rovinato la vita!”.
Nello stesso anno a Mal viene proposto il brano “Bella da morire” per partecipare al Festival di San Remo, ma i produttori della “macchina Furia” lo convincono a non prendere in considerazione la canzone che poi vincerà la manifestazione canora nell’esecuzione degli Homo Sapiens.
Successivamente prosegue la carriera incidendo un nuovo disco in inglese col suo vero nome Paul Bradley, con pochi risultati di vendita, eccettuato l’hit “Let it be love” del 1981 che raggiunge una buona posizione nella Hit Parade.
Anche una nuova partecipazione al Festival di Sanremo nel 1982 con “Sei la mia donna” non riscuote il risultato sperato, e Mal presto smette di incidere nuovo materiale.
Continua però con i concerti, specialmente nei mesi estivi, riproponendo le canzoni degli anni sessanta.
.
PARLAMI D’AMORE MARIÙ
Mal
PARLAMI D’AMORE MARIÙ
Testo originale di Cesare Andrea Bixio e Ennio Neri
So che una bella e gagliarda sirena sei tu
So che si perde chi guarda quegli occhi tuoi blu
Ma che m’importa se il mondo si burla di me
meglio del giorno profondo ma sempre te, sì con te
Dimmi che illusione non é
Qui sul tuo cuor non soffro più