CHARLES DARWIN – Vita e opere

Charles Darwin in un ritratto ad acquerello di George Richmond sul finire degli anni trenta del XIX secolo

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Charles Robert Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un naturalista, geologo e biologo inglese, meglio conosciuto per i suoi contributi a biologia evolutiva. La sua affermazione che tutte le specie di vita discendono da antenati comuni è ora ampiamente accettata e considerata un concetto fondamentale nella scienza. In una pubblicazione congiunta con Alfred Russel Wallace, ha introdotto la sua teoria scientifica secondo cui questo modello ramificato di evoluzione è il risultato di un processo che ha chiamato selezione naturale, in cui la lotta per l’esistenza ha un effetto simile alla selezione artificiale coinvolta nell’allevamento selettivo. Darwin è stato descritto come una delle figure più influenti nella storia umana, e fu onorato dalla sepoltura nell’Abbazia di Westminster.

Darwin, Charles Robert. Biologo e naturalista inglese. Dopo aver frequentato la facoltà di Medicina all’università di Edimburgo dal 1825 al 1828, si dedicò a studi teologici presso il Christ’s College di Cambridge. Proprio a Cambridge la sua passione da autodidatta per le scienze naturali trovò uno sbocco grazie alla frequentazione con il botanico J.S. Henslow e il geologo A. Sedgwick. Con la loro guida, Darwin approfondì le sue conoscenze naturalistiche e geologiche, al punto da poter ottenere l’incarico di naturalista a bordo del brigantino Beagle. La spedizione, che durò dal 1831 al 1836, permise a Darwin di visitare le Isole di Capo Verde, il Brasile, la Terra del Fuoco, la Patagonia, le coste del Cile, molte isole dell’Oceano Pacifico e in particolare le Galapagos e di raccogliere dati, intuizioni e idee sufficienti a sostenere l’attività scientifica di tutta la sua vita.

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Una caricatura del 1871 successiva alla pubblicazione di The Descent of Man era tipica di molti che mostravano Darwin con un corpo da scimmia, identificandolo nella cultura popolare come il principale autore della teoria evoluzionistica.

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La sua prima opera, pubblicata nel 1839, fu il Journal of Researches into the Natural History and Geology of the Countries Visited during the Voyage of Beagle, una sorta di diario dell’autore lungo i 57 mesi della spedizione del Beagle. Seguirono nel 1846 le Geological Observations on South America, attraverso le quali Darwin propose la sua teoria sull’origine delle isole vulcaniche.
La maggior parte delle sue energie, però, si rivolse al problema del1’evoluzione delle specie: lavorò a On the Origin of Species fin dal 1837. Respingendo il principio di Cuvier, per il quale non un’evoluzione ma una catena di catastrofi naturali hanno cancellato le specie più antiche e portato alla genesi di nuove, Darwin si rivolse alle teorie di J .B. Lamarck e del suo stesso nonno Erasmus, sentendosi però necessitato alla ricerca di una spiegazione del processo evolutivo. Attraverso il confronto di fossili relativamente recenti con le specie corrispondenti tuttora viventi, Darwin formulò l’ipotesi che le specie fossero il frutto di una lenta modifica a partire da una discendenza comune da antenati più antichi ed escluse che ad innescare le mutazioni potesse essere unicamente l’ambiente esterno. La lettura del saggio di T.R. Malthus Sul principio della popolazione suggerì a Darwin che il fattore innescante la selezione naturale fosse la lotta per la sopravvivenza fra individui di una stessa specie, che vedeva prevalere gli individui meglio dotati o che possedevano caratteristiche più adatte alla vita nel proprio habitat. Al nucleo essenziale e rivoluzionario della teoria darwiniana appartengono anche gli studi sulla variabilità; Darwin sottolineò fondatamente come i membri di una medesima specie non siano mai identici, ma presentino sempre delle lievi differenze che la natura seleziona e i cui caratteri vincenti vengono fissati per via ereditaria. Particolarmente
interessante, anche per le ricadute strettamente filosofiche che ebbe, è il principio della “causalità della variazione”, in quanto negazione di qualsiasi riconoscibile provvidenzialità nel processo della selezione naturale e dell’evoluzione delle specie. Proprio tale impostazione “a-provvidenziale” mosse l’opposizione della Chiesa, che contestò soprattutto la teoria sull’origine dell’uomo, mentre raccolse il favore del pensiero materialista e del Positivismo.

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Charles Darwin

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