IL TAVOLO DI CUCINA – Paul Cézanne

IL TAVOLO DI CUCINA (1888-1890)
Paul Cézanne (1839-1906)
Olio su tela cm 65 x 81
Museo d’Orsay, Parigi

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L’opera fa parte di un corpus di nature morte molto ampio realizzato da Cézanne al- l’inizio del periodo cosiddetto “sintetico”. Come si può rilevare in opere come questa, l’artista è particolarmente attratto dai volumi degli oggetti che cerca di esaltare evidenziando i contorni e articolando la loro disposizione nello spazio. La forma che prevale è quella della sfera: alla sfera si riconduce il volume del vaso impagliato e quelli della frutta gonfia e succosa disposta sul tavolo e dentro il cesto; persino i recipienti di ceramica sono stati scelti per il loro aspetto tondeggiante.

Diversamente da altre nature morte coeve, qui il campo di osservazione del pittore si è allargato a comprendere l’ambiente circostante il tavolo, che viene sintetizzato con la rappresentazione di pochi ed essenziali tratti raffiguranti a sinistra una sedia, un altro tavolo e una decorazione sulla parete: il riferimento realistico sta dunque scomparendo.
La manipolazione della realtà si avverte anche nell’innalzamento della linea dell’orizzonte, operazione che tende ad esaltare gli oggetti in primo piano. Così ancora una volta la pittura di Cézanne offre spunti stimolanti per il percorso artistico successivo e in particolare per quello cubista. Il colore è steso con pennellate non troppo dense che si fondono insieme in rapide sovrapposizioni. Dalla tonalità dominante, calda e dorata, emergono le tinte più aggressive dei rossi e dei verdi che animano la scena e scandiscono i ritmi della lettura del quadro.
Cézanne sembra non ripudiare la tradizione della natura morta, in particolare quelle di Jean-Baptiste-Siméon Chardin , né il senso originario di questo genere. Ne è la prova l’esasperazione dei volumi, il monumentalismo caricato degli oggetti e del cesto, il tono e l’atmosfera cupi in cui l’artista avvolge la scena.

La riflessione su questo genere pittorico viene condotta dall’artista fino alle estreme conseguenze, così come dimostra la Natura morta con Teschio e frutta, dove nonostante non manchi l’interesse per l’oggetto e le sue caratteristiche volumetriche, la presenza del teschio è un evidente rimando alla tradizione.

L’opera, realizzata da Cézanne presumibilmente tra il 1888 e il 1890, è entrata nelle collezioni del Museo del Louvre nel l929 grazie al legato di Auguste Pellerin. Esposta tra il 1947 e il 1986 al Jeu de Paume, dal 1986 si trova al Museo d’Orsay.

TESCHIO E FRUTTA (1888-1890)
Paul Cézanne (1839-1906)
Olio su tela cm 65 x 81
Barnes Foundation, Merion (Stati Uniti)

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