TRE BAGNANTI – Paul Cézanne

TRE BAGNANTI (1875-1377)
Paul Cézanne (1839-1906)
Museo d’Orsay, Parigi
Olio su tavola cm 22 x 19

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Il dipinto rappresenta una delle molteplici prove con lo stesso soggetto delle bagnanti, a cui Cézanne si dedicò con infaticabile impegno a partire dal 1873.
Le opere di questo periodo registrano il lento abbandono del linguaggio impressionista e l’inizio di una pittura “costruttiva”, sempre più essenziale e che gradualmente sviluppa quelle caratteristiche già insite nei primi lavori. In particolare Cézanne si dedicò al tema delle “Bagnanti”, che può essere considerato come un vero e proprio genere, a fasi alterne.
Con La casa dell’impiccato, l’artista conquistò una visione dello spazio più denso e compatto e cominciò a dare pienezza alla forma solo attraverso il colore, eliminando così del tutto il disegno; forse questo mutamento si deve allo stretto rapporto di Cézanne con Pissarro, che l’artista frequentò assiduamente dal 1872 al 1874. Comunque sia, questo piccolo studio mostra con evidenza il nuovo procedimento tecnico.
La composizione è costruita mediante l’inserimento delle figure su tre piani: la donna di spalle, che sembra appena estratta da un blocco di travertino, occupa il primo piano; la figura in piedi, che compie una leggera rotazione, come una colonna domina il centro della composizione; in posizione più arretrata, vi è una ragazza accovacciata, che ricorda la posa di un antico marmo ellenistico.
Il disegno non esiste, o meglio è sostituito dalla pennellata densa e scura che corre lungo i contorni. La luce colpisce queste figure granitiche, ma non le sfalda e non minaccia la loro solidità.
Il dato naturalistico è così filtrato dall’occhio dell’artista che l’ha depurato, scartandone gli elementi superflui. Natura e figure sono oggetti della conoscenza che, per meglio coglierne gli aspetti più intimi, bisogna rivisitare.
Il modo di procedere di Cézanne, così plastico e al tempo stesso densamente cromatico, denuncia la profonda conoscenza del chiaroscuro, tanto che molti studiosi hanno paragonato questo grande maestro dell’arte francese a Giotto e Masaccio.

Piuttosto modesta per dimensioni, la tela reca sul verso la data 1875-1877. Appartenuta per lungo tempo a un collezionista privato, nel 1982 è stata acquistata dal Louvre e nel 1986 è stata trasferita al Museo d’Orsay.

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L’IMPEGNO DI CÉZANNE

Nonostante durante la sua carriera avesse trovato numerosi ostacoli, focalizzati nell’incomprensione della critica e del pubblico, Cézanne mantenne sempre viva una certa coerenza stilistica. La sua difficoltà emerge in una commovente lettera, datata 26 settembre 1874, che inviò alla madre: “Devo sempre lavorare, non certo per giungere al “finito”, che suscita l’ammirazione degli imbecilli. E questo, che normalmente si apprezza tanto, non è che il risultato di una abilità d’artigiano, e rende ogni opera poco artistica e banale. Non devo cercare di portare a termine se non per il piacere di fare cose più vere e più sapienti. Arriva sempre, credetemi, il momento in cui ci si impone e si hanno ammiratori molto più ferventi e convinti di quelli che si lasciano lusingare soltanto da una vana apparenza”.

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Paul Cézanne, Autoritratto (1883-1887)
Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen
Olio su tela cm 44 × 36