TRIBUNALE DELL’INQUISIZIONE – Francisco Goya

TRIBUNALE DELL’INQUISIZIONE (1812-1814)
Francisco Goya (1746-1828)
Olio su tavola cm 46 x 73
Accademia di san Fernando, Madrid

Siamo all’interno di un’aula dove si sta svolgendo un processo per eresia. Il Grande Inquisitore, insieme ad altri tre rappresentanti del Tribunale, tutti abbigliati con gli antichi sai dell’Istituto, polarizza su di sé l’attenzione del pubblico, curioso di ascoltare l’esito della sentenza.
I tratti dei personaggi presenti in sala, in massima parte rappresentanti del clero, sono volutamente caricaturali: un modo per denunciare le condizioni di sopraffazione del popolo spagnolo, schiacciato dallo strapotere di un governo ottuso.
Il Tribunale dell’Inquisizione, che in realtà a monito della cittadinanza svolgeva la sua attività nella pubblica piazza, è un’opera che accusa l’attività repressiva della Chiesa cattolica. Il clero fu abilmente manovrato da Ferdinando VII, che, in nome di una falsa morale, spezzò ogni tentativo di rivolta.

Goya, con un gruppo di opere, delle quali la più famosa è Il 3 maggio I808: fucilazi0ne alla Montagna del Principe Pio (Madrid, Museo del Prado), si schierò apertamente contro la repressione, di efferata crudeltà, del Governo spagnolo. Il suo impegno politico lo indusse ad abbandonare la pittura vivace dai toni chiari, che aveva caratterizzato la sua produzione giovanile, a favore di temi sociali realizzati con toni cupi, che certamente esprimono il suo tormento.

L’opera, insieme ai Discíplinantes, La Casa de locos e Corridas de toros, fu donata all`Accademia di San Fernando da Manuel Garcia de la Prada, ritratto da Goya intorno al 1808 (Iowa, Art Center).

 

Il Tribunale della Santa Inquisizione in Spagna

L’Istituto dell’Inquisizione affonda le sue radici nel Medioevo. Nel 1236 il compito di tutelare la Chiesa cattolica dal pericolo dell’eresia venne affidato all’Ordine dei Domenicani.
Dapprima gli eretici furono scomunicati e condannati alla Clausura, quindi, con l’inasprimento delle pene, alla condanna a morte.
Dal 1483 al 1489, il potente Inquisitore Torquemada trasformò la Chiesa cattolica in un esercito di uomini bigotti, decisi a combattere con la tortura gli aderenti alle altre religioni.
In realtà l’Istituto si trasformò in abile arma politica, tanto che, nel 1492, in nome del cattolicesimo, gli ebrei furono perseguitati, trucidati e scacciati dal suolo spagnolo.
Ancora al tempo di Goya, il Tribunale della Santa Inquisizione perseguitò tutti coloro i quali sfidarono con il loro impegno sociale e politico l’ottuso regime di Ferdinando VII.

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