IL RINNEGAMENTO DI PIETRO – Georges de La Tour

IL RINNEGAMENTO DI PIETRO (1650)
Georges de La Tour (1593-1652)
MUSÉE DES BEAUX-ARTS, NANTES
Olio su tela cm 120 x 160

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Il dipinto raffigura in maniera assai anticonformista il tema evangelico del rinnegamento di Pietro. In un ambiente buio, entro uno schema compositivo di ridotte dimensioni, sono un gruppo di personaggi: sulla estrema sinistra la serva è intenta a parlare con San Pietro, pronto a rinnegare Cristo, mentre al tavolo un gruppo di soldati è impegnato a giocare una partita a scacchi. I corpi dei protagonisti sono schematizzati, come bloccati entro il racconto, unico elemento dinamico è l’incrocio di sguardi tra la serva e il Santo. A rischiarare i volti dalla penombra in cui è avvolta la composizione sono due candele, una in mano della donna e l’altra supponiamo sistemata sopra il tavolo. La luce si propaga dal basso verso 1’alto e crea una forzata libertà chiaroscurale che agisce sulle figure creando un intricato gioco d’ombre.
La maniera bloccata con la quale la composizione è trattata è tipica della produzione pittorica giovanile di de La Tour, periodo durante il quale subisce il fascino della pittura caravaggesca filtrata in Francia attraverso l’esperienza di Valentin che si era esercitato direttamente sull’opera romana del grande maestro durante il suo soggiorno a Roma. Questo legame stilistico però è nettamente in contrasto con la tarda datazione dell’opera: è possibile quindi che si tratti di un lavoro giovanile dell’artista, dato poi a rifinire al figlio Etienne che dal 1648 era attivo in bottega.
È possibile che de La Tour per il ritratto di San Pietro si sia servito di un modello d’eccezione: Pietro Fourier, Santo francese vissuto alla metà
del Seicento e certamente conosciuto dall’artista.

La scoperta nel 1861 della firma e della data nella parte superiore a sinistra della tela: “G. de La Tour in et fec.: MDCL”  ha cancellato l’antica attribuzione alla Scuola Fiamminga. Così questo quadro, in cattive condizioni, insieme a Le lacrime di San Pietro (Cleveland, Museum of Art), sono gli unici dipinti con datazione certa di tutto il corpus della produzione artistica di Georges de La Tour. Esso è giunto al Museo di Nantes nel 1810, con l’acquisizione della Collezione Cacault che dello stesso artista comprendeva anche Il suonatore di ghironda e L’angelo appare a San Giuseppe.

 

I doni della città di Lunévìlle per il governatore di Lorena

 

Dal 1644 la città lorenese di Lunéville decise di donare ogni anno un dipinto al proprio governatore, La Ferté, appassionato d’arte nonché amante della pittura di de La Tour, preferenza questa che dirottò le commissioni su questo artista. Il quadro che inaugura questa usanza dovrebbe essere quello citato nei documenti del l644, cioè una Natività di Nostro Signore che probabilmente è da identificare con la Adorazione dei Pastori (Parigi, Museo del Louvre).

 

Nei documenti del 1648 risulta che l’artista dipinse un quadro raffigurante Sant’Alessio, forse quello conservato al Musée Historique Lorrain di Nancy. Nel 1649 è ancora un quadro di de La Tour ad essere donato al governatore: questa volta si tratta di San Sebastiano curato da Irene, forse l’opera oggi ai Musei di Stato di Berlino. Ultima commissione di cui si parla nei documenti del 1650 dovrebbe essere quella per Il Rinnegamento di San Pietro, quasi sicuramente il quadro di Nantes, pagato 650 franchi.

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