MADONNA DI LUCCA – Jan Van Eyck

MADONNA DI LUCCA (1435-1440)
Jan Van Eyck (1390 circa – 1441)
Olio su tavola cm 65,5 X 49,5
Städelsches Kunstinstitut, Francoforte

L’opera rappresenta la Madonna seduta che allatta il Bambino.
Sul grande trono ligneo scolpito vi sono quattro statuette di leoni, che alludono al trono di Salomone. Esso e collocato sulla parete di fondo di un vano angusto, che viene totalmente riempito dalla sontuosa struttura, corredata nella parte superiore da un baldacchino in broccato bordato da frange, e da un pannello del medesimo tessuto, che riveste la parete alle spalle della Vergine.
Il vano è illuminato da una finestra sulla parete sinistra, chiusa da vetri legati a piombo, sul cui davanzale sono poggiati due frutti.
A destra, invece, il muro si allarga in una piccola nicchia, dove sono collocati oggetti di uso quotidiano (ampolla, bugia, bacile) con cui il pittore amava spesso abbellire le sue scene sacre.
L’attenzione ai dettagli e alle diverse materie di cui sono composti gli oggetti ritorna anche nella minuta definizione delle pianelle di maiolica del pavimento e dello splendido tappeto orientale che lo ricopre.

La denominazione Madonna di Lucca deriva dal fatto che l`opera si trovava un tempo nella collezione di Carlo Luigi duca di Lucca. Nel 1841 il dipinto era a Bruxelles presso il mercante d’arte Nieuwenhuys, dal quale lo acquistò Guglielmo II, re dei Paesi Bassi.
All’asta della collezione di Guglielmo II, svoltasi a L’Aja nel 1850, fu comprato dallo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte, dove tuttora è conservato, per tremila fiorini.
La critica, solitamente molto divisa nella cronologia delle opere di Van Eyck, è invece unanime nel datare il dipinto fra il 1435 e il 1440, cioè agli ultimi cinque anni di attività dell’artista.

La Vergine col Figlio nella pittura di Van Eyck

Nella Madonna di Lucca il rapporto fra la Madonna e il Bambino è sottilmente indagato dal pittore. Egli ha qui saputo creare una scena piena di spontaneità e tenerezza nel gesto della Vergine, del tutto umano, di allattare il Bambino porgendogli il seno e, nel contempo, sostenendolo delicatamente con la mano destra. Anche lo sguardo della Vergine, accorto e dolce al tempo stesso, è indice di un clima di intensa partecipazione e di affettuosa intimità.

Questo nonostante la ricchezza dell’ambientazione e la preziosità dell’abbigliamento e dei gioielli che presentano la Vergine come regina. Sembra che il pittore abbia dato alla Madonna le sembianze di sua moglie Margaretha, della quale conosciamo un ritratto conservato al Museo di Bruges.
La naturalezza della Madre allattante ha fatto pensare infatti che il gruppo sia stato colto dal vero dall’artista, forse all’interno della propria casa.

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