MAURICE RAVEL – Vita e opere

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MAURICE RAVEL

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Joseph-Maurice Ravel (Ciboure, 7 marzo 1875 – Parigi, 28 dicembre 1937) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra francese.
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Ravel, amatissimo dalle avanguardie ma osteggiato dagli ambienti ufficiali per il suo anticonformismo, il è ora considerato uno dei compositori più importanti della prima metà del Novecento.

Dotato di una grande sensibilità, Ravel fu molto apprezzato da Strainsky che, per la perfezione delle sue partiture musicali, lo definì un’orologiaio svizzero’.
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Maurice Ravel nacque a Ciboure, nella regione basca francese. Il padre era un ingegnere svizzero e la madre, una pianista dilettante spagnola, influenzò fortemente il suo attaccamento alle origini e alla Spagna.
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Nascita di un compositore – A sette anni Ravel iniziò lo studio del pianoforte e dal 1889 fino al 1903 studiò al Conservatorio di Parigi, dove ebbe tra i suoi insegnanti anche il compositore Gabriel Fauré. Durante questi anni il padre Io condusse spesso al caffè Nouvelle Athenes, dove suonava E. Satie, apprezzato compositore che rifiutava gli onori accademici e conservatoriali.
Il legame con i circoli di avanguardia del primo ‘900 e l’ammirazione per Satie, gli valsero la malevolenza degli ambienti ufficiali, tanto che concorse invano al premio Prix de Rome per ben tre volte tra il 1901 e il 1905.
Fin dalle sue prime composizioni Ravel fu al centro dei dibattiti del pubblico e della critica, bersagliato dagli ambienti ufficiali ma molto amato dal pubblico internazionale.
Nel 1913 soggiornò in Svizzera, a Clarens, dove lavorò con Stravinsky all’orchestrazione di Kovàncina di Musorgskij.
Fino allo scoppio della prima guerra mondiale Ravel diede vita a una notevole produzione, nella quale particolare importanza ebbero i pezzi per pianoforte Miroirs e la partitura orchestrale per il balletto di Diaghilev Daphnis et Chloé.
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La prima guerra mondiale – Allo scoppio del conflitto mondiale Ravel, nonostante fosse risultato inabile, era fermamente deciso a servire la patria. Riuscì ad avere l’incarico di  nel quale fu ricoverato in un ospedale militare.
Profondamente prostrato e definitivamente congedato, rientrò a Parigi dove il dolore per la perdita della madre aumentò ulteriormente la sua sofferenza.
Morto Debussy, Ravel fu riconosciuto come il più grande compositore francese vivente, ma rimase sempre lontano dall’ambiente ufficiale.
In sintonia con i tempi che erano cambiati, anche la sua musica mutò, passando dall’impressionismo allo stile più astratto del ‘neoclassicismo’ a cui aggiunse forti connotazioni jazzistiche.
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Una fine silenziosa – Nel 1928 Ravel partì per una tournée in America, dove conobbe molti celebri artisti, tra cui G. Gershwin al quale lo legò una profonda amicizia. Tornato in Francia, raggiunse ancora maggiore popolarità con la composizione di Boléro.
Il manifestarsi di crescenti disturbi al cervello lo convinse a sottoporsi a un intervento chirurgico nel dicembre del 1937.Entrato in coma subito dopo l’intervento, cessò di vivere nove giorni dopo.
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TRA I GRANDI DELLA MUSICA FRANCESE

Nel 1901 Ravel ottenne il secondo premio al concorso Prix de Rome, un riconoscimento molto ambito dai giovani musicisti: la sua vittoria assicurava un soggiorno di due anni a Roma (da cui il nome) e una borsa di studio per i primi anni dell’attività compositiva, garantendo così l’assoluta tranquillità economica necessaria per creare i primi lavori.
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Un premio sfuggente – Proprio nel 1901 Ravel compose Jeux d’eau (Giochi d’acqua), un capolavoro di impressionismo musicale pari alle opere del più anziano Debussy, già vincitore de| Prix de Rome nel 1884. Questo brano fece apprezzare Ravel dalle avanguardie musicali francesi e internazionali.
Negli anni seguenti il musicista partecipò nuovamente al Prix de Rome, ma inutilmente, sebbene le sue composizioni, tra cui il Quartetto per archi, lo rendessero ogni giorno più popolare.
Infine nel 1905, l’ultimo anno di ammissione per raggiunti limiti di età, fece un altro inutile tentativo.
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Lo scandalo – I musicisti, scandalizzati, chiesero chiarimenti sul mancato superamento delle fasi eliminatorie di un compositore come Ravel. Si scoprì così che tutti i finalisti erano allievi di uno stesso insegnante che figurava tra i giurati.
Lo scalpore fu enorme e costrinse alle dimissioni il direttore del conservatorio T. Dubois.
Questa esperienza rafforzò ancor più in Ravel il disinteresse verso l’ambiente ufficiale, tanto che nel 1920 rifiutò la Legion d’Onore.

LA VITA IN BREVE

1875 – Nasce il 7 marzo a Ciboure in Francia
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1882 – Inizia a studiare pianoforte a Parigi
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1889 – Entra al Conservatorio di Parigi e conosce il pianista spagnolo Ricardo Viñes, futuro interprete di molte sue opere
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1893 – Incontra per la prima volta Erik Satie
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1895 – Fine del primo periodo al Conservatorio, compone Menuet antique e Habanera
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1898 – Scrive Pavane pour une infante défunte
1901 – Continua gli studi al Conservatorio
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1905 – Il nuovo insuccesso al Prix de Rome crea scandalo e obbliga alle dimissioni il direttore Théodore Dubois
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1909 – Con Fauré e Schmitt fonda la Societé Musicale lndépendenté
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1912 – Prima di Daphnis et Chloé
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1917 – Termina il Toumbeau de Couperin
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1920 – Insofferente all’ufficialità rifiuta la Legion d’onore
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1921-22 – Si trasferisce nella residenza di Le Belvédere a Monfort-l’Amaury (ora trasformata in museo)
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1928 – Riceve una laurea ad honorem dall’Università di Oxford; scrive Boléro
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1930-31 – Compone il Concetto per pianoforte per la mano sinistra dedicato al pianista invalido di guerra Paul Wittgenstein (fratello del filosofo Ludwig)
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1937 – Muore il 28 dicembre a Parigi
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