NICOLAS POUSSIN – Vita e opere

AUTORITRATTO (1650)
Nicolas Poussin (1594–1665)
Museo del Louvre, Parigi
Olio su tela cm 98 x 74

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Nato nel 1594 presso Les Andelys in Normandia, Nicolas Poussin, dopo gli anni di apprendistato a Parigi, dove lavorò alla Galleria del Lussemburgo, a fianco di Philippe de Champaigne, e dopo alcuni viaggi in Italia, decise di trasferirsi definitivamente a Roma nel 1624. Qui fu subito introdotto nella cerchia di eruditi e pittori, gravitante intorno alla potente famiglia di papa Urbano VIII Barberini, venendo a contatto con Pietro da Cortona, Bernini, Lanfranco, nonché importanti mecenati e collezionisti quali Sacchetti e Cassiano del Pozzo.
Le opere giovanili denotano un particolare interesse da parte di Poussin per il colore come mezzo espressivo, attraverso il neovenetismo sensibilmente interpretato da Pietro da Cortona, che si andava affermando a Roma intorno al 1630. Dopo tale data, tuttavia, si inizia ad avvertire nei suoi dipinti un mutamento stilistico che lo avrebbe condotto a un progressivo interesse per il disegno e alla ricerca di un ideale classicista in antitesi al coevo movimento barocco. Richiamato a Parigi nel 1640, fu incaricato della decorazione della Galleria Lunga del Louvre; in qualità di pittore ufficiale del re abitò alle Tuileries. Il soggiorno francese fu importantissimo per il suo futuro, giacché conobbe una cerchia di mecenati che gli commissionarono diverse opere, fatto che suscitò l’invidia di un certo ambiente artistico parigino. Al suo rientro a Roma nel 1642 egli si isolò progressivamente dall’ambiente artistico romano, perseguendo fino alla fine un classicismo sempre più nobilitato e idealizzato. Già dagli anni Trenta Poussin aveva dimostrato interesse per la pittura di paesaggi: in tale genere egli realizzò i suoi più grandi capolavori.

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La morte di Germanico (1627)
Nicolas Poussin (1594–1665)
Minneapolis Institute of Art
Olio su tela cm 148 x 198