PIANO MARSHALL

PIANO MARSHALL

Nome di un programma di aiuto economico ideato per conto del governo Truman dal generale G. Marshall. Detto anche European Recovery Program, tendeva ad aiutare gli Stati europei maggiormente danneggiati nella seconda guerra mondiale. Tale piano fu adottato dagli USA con una legge apposita datata 2 aprile 1948, che prevedeva una durata degli aiuti di quattro anni. in questo ambito di tempo si prevedeva che i Paesi europei avrebbero potuto riequilibrare le loro bilance commerciali e recuperare la propria autonomia economica. L’amministrazione del piano fu affidata a due enti appositamente creati: l’ECA, americano, con la funzione di distribuire i crediti e l’OECE, europeo, con il compito di ripartirli trai vari Stati. L’Export Import Bank amministrava i prestiti negoziati fra l’ECA e i governi interessati. Se poi il prestito in dollari veniva utilizzato per l’acquisto di prodotti statunitensi tale ammontare di prestito veniva lasciato ai governi fino al 1952. Queste somme potevano essere utilizzate dai governi previo un accordo con gli Stati Uniti per determinati scopi: la ricostruzione, la lotta contro il pericolo di inflazione, la creazione di nuove sorgenti di ricchezza.
Diciassette Paesi europei beneficiarono del piano Marshall.
La contropartita che gli USA chiesero all’Europa fu una cooperazione economica e politica con gli Stati Uniti. L’OECE, che allo scadere dei quattro anni del piano continuò la sua attività, contribuì a creare nuove istituzioni europee di soccorso. Ma con il crescere della concorrenza commerciale dell’Europa occidentale gli USA hanno ottenuto la sostituzione dell’OECE con un nuovo organo più facilmente controllabile, l’OCDE, al quale partecipano gli Stati Uniti in prima persona insieme con il Canada.

Il generale George C. Marshall, il 50° Segretario di Stato americano

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