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Ponte di Narni (1826);
Jean-Baptiste Camille Corot (1796–1875)
Olio su tela, 34 × 48
Museo del Louvre, Parigi
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La nuova visione del rapporto uomo-natura, basata sull’immediatezza del contatto emotivo e sulla profonda risonanza sentimentale, non è elemento caratteristico solo degli artisti della Scuola di Barbizon ma anche di Jean-Baptiste Camille Corot (Parigi, 16 luglio 1796 – Parigi, 22 febbraio 1875) che è stato un pittore francese, considerato dalla critica uno dei più sensibili paesaggisti dell’Ottocento.
Ne ricordo alcune opere, pervase di una luce chiara che si compone in nitidi piani prospettici e che infonde nel paesaggio una qualità estremamente moderna del sentimento della natura: La città ed il lago di Como..; Tivoli ed i giardini della Villa d’Este.
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Le spigolatrici (1857)
Jean-François Millet (1814–1875)
Parigi, Museo d’Orsay
Olio su tela cm 52 × 151
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Immagine di copertina:
Tivoli ed i giardini della Villa d’Este (1843)
Jean-Baptiste Camille Corot (1796–1875)
Museo del Louvre, Parigi
Olio su tela cm 43 x 60
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