RITRATTO DI PAUL VERLAINE – Eugène Carrière

RITRATTO DI PAUL VERLAINE (1890)
Eugène Carrière (1849-1906)
Museo d’Orsay, Parigi
Olio su tela cm 61 x 51

.

Il quadro raffigura il poeta francese Paul Verlaine, non più giovane, ritratto a mezzo busto, stempiato e con una folta barba. La posa naturale assunta dall’uomo è in sintonia con la tipologia della ritrattistica di fine secolo. I toni caldi creano un’atmosfera intimistica, aspetto questo costante nella pittura di Carrière, spesso dedito al tema della famiglia e dei bambini. Come si evince dalla scritta in basso a sinistra “Au poête Verlaine, Eugène Carrière. 1891”. L’artista dedicò il ritratto all’amico, che è stato uno dei maggiori rappresentanti del movimento simbolista.

Esposto per la prima volta al Salon del 1891, il ritratto venne riproposto da Carriere anche all’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Acquistato dall’Associazione degli Amici del Luxembourg, nel 1933 passò al Louvre e in anni più recenti al Museo d’Orsay. Alla Biblioteca Nazionale di Parigi è una litografia che ritrae Verlaine, sempre di mano di Carriere.

Eugène Anatole Carrière (16 gennaio 1849-27 marzo 1906) è stato un artista simbolista francese del periodo fin-de-siècle. I dipinti di Carrière sono meglio conosciuti per la loro tavolozza marrone quasi monocromatica e la loro qualità eterea e onirica. Era un caro amico di Auguste Rodin e il suo lavoro probabilmente influenzò il periodo blu di Pablo Picasso. Fu anche associato a scrittori come Paul Verlaine, Stéphane Mallarmé e Charles Morice.

Carrière occupa un posto importante nel simbolismo fin-de-siècle, che si sviluppò nelle arti visive a partire dalla metà degli anni ottanta dell’Ottocento. La qualità della fantasticheria poetica e onirica che pervade il suo lavoro ha particolarmente attratto i critici simbolisti come Charles Morice e Jean Dolent; quest’ultimo descriveva l’arte di Carrière come una realtà dotata della magia dei sogni. Carrière ha anche frequentato il Café Voltaire ed è stato coinvolto nel teatro simbolista, portandolo nella corrente principale del simbolismo. Impiegando una tavolozza tenue, ammorbidendo la messa a fuoco e avvolgendo le sue figure in un’atmosfera densa e scura, come in Maternità, Carrière ottenne un raro senso dello spazio, della luce e del colore. Le sue immagini eteree hanno una qualità di immobilità pervasiva.

.

MATERNITA (1892)
Eugène Carrière (1849-1906)
Philadelphia Museum of Art
Olio su tela cm 95,9 x 116,2

.

VEDI ANCHE . . .

EUGÈNE CARRIERE – Vita e opere

RITRATTO DI PAUL VERLAINE – Eugène Carriere

.