CARTA DI CREDITO
Apparsa negli Stati Uniti nel 1920
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Gli automobilisti americani furono i primi a godere delle agevolazioni consentite dalle carte di credito. Con il boom dei trasporti privati, dopo la Prima Guerra Mondiale, molte compagnie petrolifere americane cominciarono a distribuire tessere per l’acquisto di benzina entro limiti prestabiliti.
Nel 1938, le compagnie accettavano anche le carte di credito emesse da altre società.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, alberghi e grandi magazzini, soprattutto negli Stati Uniti, introdussero l’uso corrente della carta di credito, e il primo esemplare da utilizzare specificatamente per l’acquisto di beni di largo consumo fu emesso dalla società americana Diner’s Club Inc., nel 1950.
Una società di carte di credito addebita i pagamenti ai fornitori di beni o di servizi acquistabili con le sue carte di credito; in altri casi, l’addebito è fatto, tramite banca, al possessore della carta che, in piú, deve pagare gli interessi dei pagamenti effettuati in ritardo. La carta di credito “intelligente” potrà rendere sempre piú rapide e semplificate le operazioni di pagamento in un’infinità di settori. Ne rappresenta un esempio il tesserino telefonico introdotto in Italia: per effettuare chiamate da cabine pubbliche, occorre inserirlo in un congegno elettronico, che registra automaticamente il costo della singola chiamata.
Un sistema elettronico, sperimentato in Francia, prevede la lettura del numero di codice del possessore della carta di credito, effettuata dal cervello centrale della società interessata, che in questo modo può controllare la validità del documento e la disponibilità di liquido dell’utente. In generale, il ruolo del denaro contante è stato ormai notevolmente ridotto dall’introduzione della carta di credito. E non è molto lontana quella società del futuro in cui contanti o assegni non avranno piú ragione d’essere.
Per approfondire vedi Wikipedia
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