RITRATTO DI CARLO VII RE DI FRANCIA – Jean Fouquet

RITRATTO DI CARLO VII RE DI FRANCIA (1444 circa)
Jean Fouquet (1420 circa –1481)
Olio su tavola cm 86 x 71
Museo del Louvre, Parigi

Secondo alcuni critici, quest’opera é forse uno dei primi dipinti dell’artista e ciò giustificherebbe l’assenza dello sfondo, come pure 1a rigidità e la simmetria dei tendaggi. Questi elementi, che in effetti conferiscono alla tavola un carattere leggermente arcaico, sono del tutto assenti nel Ritratto di Guillaume Jouvenel des Ursins, che fa da pendant al Ritratto di Carlo VII, Re di Francia al Museo del Louvre. Fouquet appare ancora legato alla tradizione ritrattistica fiamminga, riscontrabile nel realismo del viso del Sovrano reso, senza intenti celebrativi, con il suo sguardo sfuggente, le labbra grosse, le guance molli e gli occhi segnati da profonde occhiaie. La semplicità della composizione, che dona al ritratto del Re l’aspetto di una rappresentazione araldica, é sottolineata dalla scelta dei colori – bianco, rosso e verde – della livrea reale. L’austerità dell’opera viene tuttavia moderata dalla profondità dei toni e dalla ricchezza dei materiali raffigurati: il broccato, il velluto e la pelliccia abbelliscono il viso ingrato del Sovrano.

La biografia di Jean Fouquet é piuttosto incerta, ed incerta risulta anche la datazione di questa tavola. Tuttavia, per comparazione, é possibile indicare come data approssimativa il 1444 e sostanzialmente per due motivi preminenti: la composizione presenta un carattere arcaico ed inoltre, in occasione del viaggio compiuto a Roma negli anni 1444-1446, gli era stato commissionato il ritratto di papa Eugenio IV e dei suoi nipoti, poiché era già conosciuto come l’esecutore del Ritratto del Re di Francia. Quest’opera, originariamente conservata nella Cappella Santa di Bourges, é entrata a far parte delle collezioni del Museo del Louvre nel 1838.

Carlo VII re di Francia (1403-1461)

“Il vittorioso re di Francia» (“Le trés victorieux roi de France”, come é proclamato nella solenne iscrizione che incornicia il ritratto
realizzato da Fouquet) nacque a Parigi nel 1403 e divenne re nel 1422. Il trattato di Troyes, firmato nel 1420 da sua madre Isabella di Baviera, lo aveva escluso dalla successione al trono, a vantaggio di Enrico V d’Inghilterra. La Francia si trovava allora in preda all’anarchia e Carlo VII, con un embrione di governo a Bourges, aveva cercato di risollevare il sentimento nazionale e, benché senza risorse, aveva intrapreso la riconquista del Paese. Quando tutto sembrava perduto, sua suocera, Giovanna d’Aragona, favorì l’impresa di Giovanna d’Arco. Questa restituì fiducia a Carlo, incoronato poi a Reims, e al Paese, con la liberazione di Orléans nel 1429, sacrificando la propria vita fino al martirio sul rogo nel 1431. Dopo pochi anni il  Re fu in grado di riprendere le redini del Paese e, nel 1435, firmò il trattato di Arras, con il quale Filippo il Buono, duca di Borgogna, rompeva la propria alleanza con l’Inghilterra, consentendo così a Carlo VII di procedere alla liberazione dell’intero territorio nazionale. Aveva cosi termine la sanguinosa guerra dei Cento anni.

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