GLI ESAMI NON FINISCONO MAI – Eduardo de filippo

GLI ESAMI NON FINISCONO MAI

Autore – Eduardo De Filippo
Lingua originale italiano, napoletano
Genere – Teatro napoletano
Ambientazione – Napoli
Composto nel 1973
Prima assoluta – 21 dicembre 1973
Teatro alla Pergola, Firenze

Personaggi

Guglielmo Speranza
La cantante di strada
Furio La Spina
Attilio, Agostino, Corrado, studenti
Primo studente
Secondo studente
Terzo studente
Girolamo Fortezza
Amneris, sua moglie
Gigliola, loro figlia
Stanislao Porelli, fratello di Amneris
Laudomia, cameriera dei Fortezza
Piciocca e Cuccurullo, amiche di Gigliola
Bonaria
Teresa, padrona di trattoria
Fortunato e Felice, figli di Guglielmo
Vittorina e Rosa, le loro mogli
Giacinto Chiarastella, portinaio
Cameriera in casa Speranza
Valentino, barbiere
Augusto Sampiero, veterinario
Professor Nero, Professor Rosso e Professor Bianco
Contessa Maria delle Grazie Filippetti Ullèra
Don Ciccuzza
Primo ritardatario
Secondo ritardatario
Popolani, borghesi e agenti

Guglielmo Speranza offre al pubblico la rappresentazione della sua vita. L’azione inizia con il conseguimento della laurea. Fidanzato con Gigliola, Guglielmo subisce l’interrogatorio dei futuri suoceri che pretendono da lui una carriera prestigiosa.
Si sposa, ha due figli, ma la sua vita dipende sempre da coloro che lo circondano, che lo osservano e lo giudicano. Infatti, quando s’innamora della giovane Bonaria, si scontra con il coro dei benpensanti, capitanati da Furio La Spina, il suo migliore amico. Guglielmo invecchia sempre più solo, e per trovare pace si rinchiude in casa fingendosi malato. I familiari lo assistono, sperando nella morte liberatrice. E quando è il momento, nemmeno le sue disposizioni per le esequie vengono rispettate.

Di questi Esami, andati in scena nel dicembre 1973, scriveva all’epoca del debutto Franco Quadri: “Vorrebbero occupare un posto a parte nell’ultima produzione di Eduardo, sia perchè riassumono un collage delle sue tematiche più tipiche, sia per il metaforico distendersi a coprire l’arco della vita di un uomo… Il protagonista è il simbolo di un’umanità sognatrice e illusa, destinata a scontrarsi con gli inganni della vita e a soccombere”.

Eduardo De Filippo, nato a Napoli nel 1900, cominciò a recitare giovanissimo con il fratello Peppino e la sorella Titina, formando una compagnia teatrale, acclamata in tutta Italia, che durò fino al 1944. I suoi primi testi sono basati su una comicità amara e quasi tragica, come Sik-Sik, l’artefice magico (1929), Chi è cchiu felice ‘e me? (1929), Natale in casa Cupiello (1931), Non ti pago (1940); in essi l’uso del dialetto e il richiamo alla tradizione napoletana non costituiscono certo un limite al discorso drammaturgico.

Nel 1945 si staccò dal fratello e costituì il Teatro di Eduardo, presentandovi le sue commedie più mature in cui diventa centrale la condizione dell’uomo contemporaneo: Napoli milionaria! (1945), Questi fantasmi! (1946), Filumena Marturano (1946), Le voci di dentro (1948), Il sindaco del rione Sanità (1961). Di alcune di esse curò anche la versione cinematografica.

Nominato senatore a vita nel 1981, Eduardo si é spento a Roma nel 1984.

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