NESSUNO È SOLO SUL CUOR DELLA TERRA

NESSUNO È SOLO SUL CUOR DELLA TERRA

L’uomo ha tracciato i cammini di tutta la terra e aperto innumerevoli rotte sui mari, si è battuto contro le potenti forze della natura e le ha vinte e sottomesse in gran parte, ha persino cambiato l’aspetto dei luoghi dove egli vive per assicurarsi un ambiente sicuro e confortevole. Col lavoro delle mani, col pensiero, con l’arte egli ha costruito e abbellito la sua dimora terrestre, unico tra tutti gli esseri viventi, capace di fare ciò.

Eppure l’uomo non conosce abbastanza se stesso.
Chi è e che cos’è veramente l’uomo?
Perché l’uomo è “questo sconosciuto”?

La prima risposta è nel fatto che ogni uomo è diverso. Quando egli ha studiato ciò che nella natura è immensamente grande – il macrocosmo – e l’infinitamente piccolo – il microcosmo -, quando anche sia capace di usare occulte energie che i suoi sensi non percepiscono, egli non è ancora penetrato dentro di sé.

La prima tappa per conoscere se stessi e conoscere gli altri, osservandoli nelle loro manifestazioni di comportamento e di sentimento, per tentare di conoscere perche’ agiscano così. In modo simile osserveremo noi stessi, guarderemo dentro di noi – è l’introspezione – e vedremo che il nostro mondo segreto è anch’esso fatto di affetti, di desideri, di speranze, di passioni, di ideali, tutte cose che sono nostre, ma che sono anche legate al sentire, all’agire, al vivere degli altri. Perché, contrariamente a ciò che disse il poeta Quasimodo,
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole
ed è subito sera“,
nessuno è solo sul cuore della terra, dove viviamo tutti insieme, nessuno è solo sul cuore della terra, dove viviamo tutti insieme.

Il segreto della nostra umanità e, dunque, comprendere gli altri è conoscere noi stessi.

Quando ci conosceremo davvero, potremo controllare le nostre azioni, regolare il nostro lavoro, agire coerentemente e da uomini liberi, capaci anche di atti di eroismo e di santità. Ci sono, infatti, in noi, forze contrastanti ed atteggiamenti contraddittori: lo stesso uomo che ha avuto momenti di debolezza, e può essere anche caduto in colpa, si dimostra poi capace di penosi sacrifici per assistere un ammalato forse sconosciuto, arrischia la vita per salvare una persona cara o il primo che ha incontrato per via, affronta senza tremare le prove più tremende delle epidemie, delle catastrofi naturali, delle guerre.

Ciò è possibile quando la ragione ed il sentimento vengono ad equilibrarsi, quando l’educazione del carattere tempra la volontà.  C’è una lotta degli elementi nella natura; c’è anche una lotta dentro di noi. La pace, l’armonia, sono il risultato di un equilibrio raggiunto, di una capacità di controllarsi, senza nulla togliere né alla ragione, suprema guida, né al sentimento che dona colore e calore alla vita.

Osserviamo, perciò, gli uomini che vivono con noi, meditiamo sulle esperienze di quelli che sono già vissuti e impariamo che c’è una legge suprema che permette davvero di comprendere: quella della carità. Osservando gli uomini e conoscendoli meglio, impareremo ad amarli. Se tutti sapessero amare, molti guai sarebbero evitati.
Questo è anche l’insegnamento del Vangelo: “Ama il prossimo tuo come te stesso“. Una sola frase, ma in essa c’è tutto. Se noi arrivassimo a realizzarla in pieno, sarebbero risolti tutti gli altri problemi. Alla ragione resterebbe il compito di pensare a come amare di più, e di cercare i mezzi per concretare questo amore, traducendolo in opere tendenti ad alleviare le già tante inevitabili sofferenze del genere umano.

VEDI ANCHE . . .

SALVATORE QUASIMODO – Vita e opere

ED È SUBITO SERA – Salvatore Quasimodo

NESSUNO È SOLO SUL CUOR DELLA TERRA

.