JOHN HENRY – CANTO DI LAVORO – Poesia negra popolare

CANTO DI LAVORO

Poesia negra popolare

John Henry lavorava sulla strada ferrata.
Morì con il martello in mano.
Oh venite, ragazzi, e schieratevi lungo i binari,
perché John Henry non torna mai più.

John Henry disse al suo caposquadra: “Padrone,
un uomo è un uomo e nulla di più,
e prima ch’io sia preso a vergate dagli aguzzini,
morrò con il martello nella mano”.

John Henry aveva un figlioletto,
lo portava in palmo di mano;
e l’ultima parola che disse al suo bambino fu:
“Tu sarai il mio omino che lavora sulla strada ferrata”.

John Henry aveva una graziosa mogliettina,
e il suo nome era Polly Ann.
Camminava lungo il binario, senza voltarsi indietro,
per vedere il suo uomo grande e grosso al lavoro.

John Henry aveva quella graziosa mogliettina
che andava tutta vestita di rosso.
Scendeva ogni giorno lungo la strada ferrata
dove il suo uomo al lavoro era caduto morto.

La storia di John Henry è stata usata come simbolo in molti movimenti culturali, inclusi i movimenti sindacali e il movimento per i diritti civili. Per John Henry era motivo d’orgoglio tanto che egli desiderava che anche il suo bimbo facesse il suo lavoro. Ma l’insaziabilità di chi al lavoro è preposto può trasformare il lavoro in tormento. L’uomo soccombe e sulle labbra dei compagni sorge il canto anonimo della protesta. John Henry è un simbolo di forza fisica e resistenza, di lavoro sfruttato, della dignità di un essere umano contro le degradazioni dell’era delle macchine, e di orgoglio e solidarietà razziale. Durante la seconda guerra mondiale la sua immagine fu utilizzata nella propaganda del governo statunitense come simbolo di tolleranza sociale e diversità. Il lavoro dev’essere gioia e non sfruttamento.

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