LE DONNE SAPIENTI – Molière

LE DONNE SAPIENTI

Autore – Molière
Titolo originale – Les Femmes savantes
Lingua originale – Francese
Genere – Commedia
Ambientazione – A Parigi, in casa di Chrysale
Composto nel 1672
Prima assoluta 11 marzo 1672
Théâtre de la Salle du Palais-Royal di Parigi

Personaggi

Crisale, bravo borghese
Filaminte, sua moglie
Armande, loro figlia
Enrichetta, loro figlia
Ariste, fratello di Crisale
Bélise, sorella di Crisale
Clitandre, amante di Enrichetta
Trissotin, intellettuale
Vadius, intellettuale
Martine, serva
L’Epine, lacchè
Julien, paggio di Vadius
Un notaio

Commedia in versi in cinque atti di Moliere. Rappresentata a Parigi al Palais-Royal l’11 marzo 1672, venne pubblicata a Parigi nel 1672.

Questa commedia di Molière ha come protagonista la donna. Si tratta di Filaminte, moglie dispotica di uno sciocco e sottomesso borghesuccio di nome Crisale, che si ritiene superiore alla sua misera situazione, convinta di dimostrare a tutti che la donna può essere migliore dell’uomo. Per far ciò Filaminte assieme alla cognata e alla figlia Armande allestisce in casa sua un “salone” dove si conversa di filosofia. Per completare l’opera le tre donne assumono anche un celebre poeta, in realtà un povero cristo poco dotato, di nome Trissotin che subito pensa come sgraffignarsi il patrimonio di famiglia.

ATTO I

Crisale ha due figlie: Enrichetta, di temperamento pratico, e Armande, dedita agli studi è restia a tutto ciò che non sia spirituale. Clitandre vuole chiedere la mano di Enrichetta, ma prima intende sondare gli animi di Filaminte e Bélise, rispettivamente madre e zia delle due ragazze. Bélise, vecchia pazza, scambia la richiesta di Clitandre per una dichiarazione d’amore rivolta a lei stessa.

ATTO II

Crisale, sollecitato da suo fratello Ariste, non vede alcun ostacolo al matrimonio tra Enrichetta e Clitandre, ma deve tener conto della moglie, Filaminte, che vuole imparentarsi col pedante Trissotin.

ATTO III

Approfittando di un salotto letterario tenuto in casa sua, Filaminte presenta Trissotin a una recalcitrante Enrichetta, ben felice, invece, di accettare dal padre la mano di Clitandre.

ATTO IV

Per quanto messa sull’avviso, Filaminte non crede che Trissotin sia un profittatore in caccia di dote e cosi affretta i preparativi per le nozze del pedante con Enrichetta. Crisale opera invece perché sposi Clitandre.

ATTO V

Giunto il notaio per celebrare le nozze, Filaminte e Crisale non concordano sul genero ideale. A sbloccare la situazione giunge la notizia della rovina economica di Crisale. Trissotin, non essendo più il matrimonio economicamente conveniente, si defila e Filaminte, accertata la disonestà del pedante, si persuade a concedere la figlia a Clitandre. Il dissesto finanziario era ovviamente un’invenzione diplomatica.

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