CURARSI CON IL LAMIO

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IL LAMIO

Quella del lamio è la specie-tipo della grande famiglia delle Labiate, così preziosa per tutti coloro che vogliono curarsi con le piante e di cui fanno parte anche la lavanda, la santoreggia, il timo, il rosmarino, la menta, la salvia e la melissa…

I lamii (è più giusto parlarne al plurale), a prima vista somigliano molto all’ortica perché hanno le stesse foglie ovali terminanti a punta e seghettate; non hanno, però, peli orticanti, e quindi non irritano e non contengono veleno.
I gambi, quadrati, hanno foglie opposte che portano all’ascella dei fiori purpurei vagamente somiglianti a fauci socchiuse (il nome della pianta deriva da laimos, che in greco significa appunto fauce).
I lamii sono diffusi un po’ dappertutto, nei boschi, nei terreni incolti, lungo i sentieri e non disdegnano la vicinanza dei centri abitati per cui il raccoglitore di semplici non avrà difficoltà a procurarsene.
Ne conosciamo quattro specie fondamentali che hanno grosso modo le stesse virtù curative: il Iamio giallo, il lamio bianco o ortica morta bianca, il lamio maculato e il lamio purpureo.
Del lamio utilizzeremo prima di tutto i fiori e le infiorescenze delle sommità che sono diuretiche, depurative, toniche, rinfrescanti ed emostatiche. Sono particolarmente indicate per gli anemici, guariscono le diarree, le emorragie, gli sbocchi di sangue, i disturbi della milza, alcune infiammazioni delle vie respiratorie e la ritenzione delle urine.
Le donne afflitte da mestruazioni irregolari o dolorose, accompagnate da emorragie eccessive o colpite da leucorrea, faranno bene a ricorrere al lamio.
Per via esterna si somministra il lamio (in polvere) per curare piaghe, in impacchi di pianta intera per lenire tumefazioni, in decotto per eliminare varici, in bagni alle mani e pediluvi contro ulcere e gotta, e per curare i mali di orecchio con vapori caldi di decotto.
Contro le scottature si consiglia di applicare direttamente il fondo gelatinoso che si deposita dopo aver fatto bollire a lungo la pianta e aver poi lasciato macerare per qualche ora.
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Raccolta

Cogliete le foglie e le sommità fiorite dei lamii selvatici in maggio-giugno, subito prima della fioritura completa: essiccate all’ombra.
Piantate pure dei lamii in giardino o nell’orto, ma sarei pronto a scommettere che probabilmente, a vostra insaputa, ne avete già! A meno che non li strappiate come fossero erbacce…
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Preparazione e impiego

INFUSO e DECOTTO: misurate una mezza manciata di pianta per litro d’acqua. (Da 2 a  4 tazze al giorno.)
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POLVERE di fiori secchi: un pizzico al giorno nel miele o nella marmellata.
Per uso esterno contro le piaghe.
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DECOTTO CONCENTRATO (uso esterno): misurate una buona manciata di pianta per litro d’acqua.
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BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI: misurate una piccola manciata di pianta per litro d’acqua. (2 bagni al giorno.)

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.