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TABACCO
È una pianta della famiglia delle Solanacee, aromatica, di sapore acre, originaria dell’America meridionale, con numerosissime varietà derivate dalla coltivazione che si pratica anche da noi.
Ha ampie foglie alterne, ricche di peli ghiandolari, che disseccate e preparate forniscono il tabacco del commercio, da fumo e da fiuto.
I fiori sono largamente tubolari in pannocchie terminali. La Nicotina Tabacum è velenosa perché contiene il principio attivo della nicotina molto tossica, si usa perciò terapeuticamente solo per via esterna in frizione contro l’erpete, la scabbia e simili malattie della pelle.
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TAMARINDO
Detto anche Tamaris Indica è un albero appartenente alla famiglia delle Leguminose, originario dell’Africa Tropicale e ora coltivato in quasi tutti i paesi equatoriali.
Ha un fogliame lucido e folto, e grappoli terminali di fiori porporini. I frutti sono simili a baccelli ed hanno una polpa nera di sapore piacevole, ricca di acidi, zuccheri, pectina e sali.
È un blando lassativo e depurativo, ed è usato in bibite rinfrescanti e dissetanti.
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TANNACETO
È una pianta erbacea delle Composite, molto comune in Italia. Cresce nei luoghi incolti, nelle siepi, e raggiunge i cinquanta centimetri.
Il gambo è legnoso e le foglie verde scuro, piccole e lanceolate; fiorisce in primavera, fino al primo autunno. I fiori sono capolini, tutti tubolosi, di un bel giallo intenso.
In medicina si usa tutta la pianta, che si raccoglie ad ottobre.
La specie più nota è l’Erba Amara o Erba di San Pietro o della Madonna.
Con tiene una sostanza detta tannacetina, resinosa, non azotata, amarissima, che viene usata generalmente come vermifugo.
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Noto anche sotto il nome di Dente del Leone o Soffione, è un’erba molto comune nei prati e ai margini delle strade.
Le foglie sono dentate, la radice è grossa e fusiforme. I fiori sono gialli e riuniti in capolini, e a fioritura completa si trasformano in una sfera bianca e piumosa che porta i semi.
È una pianta che fiorisce quasi tutto l:anno.
Se ne utilizzano le radici e le foglie che vanno raccolte quando sono più ricche di succo lattiginoso.
Contiene la tarassicina, una sostanza amara caratteristica, e acidi organici simili a quelli contenuti nella cicoria, che conferiscono alla pianta proprietà diuretiche, depurative e lassative.
Questa pianta ha inoltre notevoli proprietà colagoghe, non perché aumenta la secrezione biliare, ma perché facilita la contrazione della cistifellea.
Ha azione antiscorbutica per il suo contenuto di vitamina C e viene usata nelle malattie provocate da scarsa attività nel ricambio.
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TASSO BARSASSO (Vedi scheda)
È una pianta bienne, detta anche Verbasco, comune in Italia dove è nota con il nome di Bocca di Leone.
Cresce nei luoghi asciutti, incolti e ghiaiosi; ha un fusto legnoso alto fino a un metro e ricoperto di peluria. Anche le foglie basali, disposte e rosette, sono coperte di lanuggine, mentre le altre sono sessili ed ovate. I fiori sono gialli, odorosi, disposti a grappolo. Internamente sono macchiati di nero.
In medicina sono ricercati i fiori, indicati per i malati all’apparato broncopolmonare, contro la tosse.
Le foglie invece, che contengono un olio essenziale, sono utili nella cura delle emorroidi.
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Il Thea Chinensis è un arboscello cespuglioso sempreverde, con rami numerosi, corteccia grigiastra, foglie lunghe e dentellate che vengono seccate e usate per fare un infuso odoroso ed eccitante. Viene estesamente coltivato in Cina, in India e in Sri Lanka.
I fiori di questa pianta sono bianchi, formati da 5 o T sepali molto coriacei e caduchi.
Le foglie di Tè contengono un olio essenziale che conferisce il profumo caratteristico, tannino, e teina, un eccitante simile alla caffeina.
Per la presenza dell’olio essenziale è un buon tonico ed un ottimo digestivo; per la presenza del tannino, un buon astringente, e per la presenza della teina, un eccitante del sistema nervoso.
L’abuso di questa bevanda può invece procurare insonnia e dispepsia; è poi sconsigliato agli obesi in quanto ritarda la combustione dei grassi e agli uricemici, poiché contribuisce alla formazione di acido urico.
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È una pianta ad alto fusto, molto bella ed ornamentale, coltivata nei parchi e giardini di tutta Italia. Ve ne sono molte specie, e la Tilia Platyphilla è quella usata per scopi medicinali.
Cresce anche spontanea nelle zone montuose. Le foglie sono subrotonde, con bordi seghettati più o meno acuminati. I fiori molto piccoli, sono bianchi o giallini, intensamente profumati. Fiorisce in primavera.
Se ne usano i fiori che devono essere seccati all’ombra. Contiene tiliacina, tannino, un olio essenziale e mucillagine.
È generalmente usato per le sue proprietà diuretiche e sudorifere, ma esercita anche una funzione antispasmodica, stomatica ed emolliente, per cui è considerato un buon sonnifero bevuto in infuso alla sera.
È pure indicato nelle malattie dell’apparato broncopolmonare, per calmare i dolori di testa, nelle convulsioni dei bambini, e per i vecchi come cura dell’arteriosclerosi, in quanto regola e facilita il flusso del sangue.
Ne vengono anche preparati bagni tonici e calmanti.
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Detto anche Erbuccia, Pepolino o Serpillo. È un piccolo arbusto, dai rami lunghi, sottili e legnosi che corrono rasoterra.
Le foglie sono ovali, prive di peduncoli e di colore verde cenerino.
Fiorisce in primavera con fiori piccoli, biancastri o rosati.
Contiene resine, tannino, ed un principio attivo, il timolo, per cui viene usato in medicina con funzione digestiva e eccitante, antispasmodica, antisettica e sedativa, contro la tosse ostinata e contro la pertosse dei bambini.
Dalla pianta inoltre si ricava un olio aromatico.
È anche un ottimo carminativo, combatte i gas che si formano nello stomaco.
Viene anche usato come disinfettante, vermifugo e antiparassitario, per la sua funzione eccitante le ghiandole sudoripare, nonché come componente di colliri e dentifrici.
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TRIGONELLA
Comunemente detta anche Fieno Greco o Corno di Bue, è un’erba che appartiene alla famiglia delle Leguminose.
Nasce ovunque nei campi e nei giardini, ha foglie composte formate ciascuna da tre foglioline ovali, verdi sopra, grigiastre e pelose sotto.
I fiori sono piccoli, bianco giallastri; il frutto è lungo e piatto come quello del fagiolo, da cui differisce perché termina a punta, e racchiude da dieci a venti semi piccoli, gialli e molto duri.
Della pianta, che è anche un ottimo foraggio per il bestiame, vengono usati soprattutto i semi. Essi infatti nonostante il loro sgradevolissimo odore sono ricchi di materie organiche ferruginose di azoto e di fosforo sotto forma di lecitine.
Sono quindi indicatissimi per chi è affetto da forme tubercolari, come ricostituenti e purganti.
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Heilkräuter, Heilpflanzen erkennen und verwenden - Mein schöner Garten
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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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