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RABARBARO (Vedi scheda)
Il rabarbaro è un’erba dallo stelo grosso e carnoso, grandi foglie e infiorescenze a spiga.
Le specie asiatiche hanno radici con tessuti interni di colore gialliccio e sapore amaro astringente.
Da noi si trova una specie similare che viene adoperata nella confezione di liquori e di estratti.
Il rabarbaro è una pianta ricca di acido ossalico, ha azione eupeptica, tonica, digestiva; è un ottimo colagogo, aiutando il fegato nella sua funzione di produttore di bile, e buon purgante.
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Crocifera bienne a fusto eretto e peloso, fiori bianchi o violacei e radice carnosa, piuttosto grossa che può essere lunga anche 50 cm., con foglie dritte, ovali, dentellate e con un lungo picciuolo alla base.
Nella radice si trova una sostanza attiva, l’essenza solforata, che rende la polpa della radice bianca e molto bruciante e che posta sulla pelle la infiamma sollevando delle vesciche.
Viene perciò indicata come cura nei dolori reumatici. È inoltre consigliata ai malati di dispepsia atonica, in quanto stimola le ghiandole dello stomaco
È anche un potente antiscorbutico e depurativo, perché la sua essenza eccita gli organi che espellono più facilmente le scorie. Ottimo nella cura dell’itterizia.
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RANUNCOLO
Cresce nei prati, nelle boscaglie, nei luoghi umidi ai margini dei fossati.
Ha fiori dai petali gialli, foglie larghe e piatte. Si chiama “scelleratus” per la sua potente azione urente allo stato fresco, mentre invece con la cottura perde tutto il suo carattere caustico.
In passato il ranuncolo era usato come cicatrizzante, spremendone il succo; ora si utilizza specialmente contro la sciatica, preparandone infusi, che, anche se piuttosto dolorosi in quanto provocano bruciori, sono però molto efficaci.
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RAVANELLO (Vedi scheda)
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REGINA DEI PRATI (Vedi scheda)
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RIBES NERO (Vedi scheda)
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RICINO
Pianta arborescente nei paesi tropicali, erbacea e annua da noi e viene coltivata nell’Italia meridionale. È alta circa due metri con un grosso fusto, foglie larghe e palmate, fiori a grappoli, frutti setolosi, grigi a capsula spinosa.
Dai suoi semi si estrae un olio che è un efficace purgante e un ottimo lubrificante.
I Cinesi lo usavano pure come condimento ed è conosciuto fino dal tempo degli Egiziani.
L’acido ricinoleico è il principio attivo dell’olio di ricino che eccita i movimenti peristaltici dell’intestino; poiché agisce senza provocare spasmi può essere usato anche nelle forme di peritonite, di nefrite, di cistite e pure in caso di ernia strozzata
Infine è usato come cosmetico dei capelli e delle ciglia, poiché riattiva il bulbo dei peli.
Sotto forma di pomate e brillantine se ne possono fare utili preparati contro la caduta dei capelli.
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ROSA ROSSA ()
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ROSA CANINA (Vedi scheda)
Appartiene alla famiglia delle Rosacee. Detta anche Rosa canina, è un frutice cespuglioso e spinoso, con foglie composte, stipulate, seghettate.
I fiori gradevolmente profumati, di colore rosa pallido, hanno 5 petali, i frutti di colore giallastro e rosso vivo hanno forma tondeggiante, sono ricchi di semi pelosi e hanno polpa acida.
I petali della rosa abbondano di acido gallico e di oli essenziali che hanno azione tonica, astringente e balsamica. Si usano nella preparazione di collutori e di cosmetici.
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Il Rosmarinus Officinalis è un frutice assai ramoso, con foglie piccole, coriacee, lineari, di colore verde cupo sopra e biancastre sotto, che contengono un olio essenziale odorosissimo.
Si usa molto come aromatico in cucina; ha un’azione eccitante, tonica e carminativa per cui è prescritto negli stati di debolezza fisica e psichica.
Esternamente trova applicazione contro i reumatismi, gli ascessi freddi, il catarro bronchiale.
È usato anche come cosmetico.
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Vive nelle siepi e nelle boscaglie, con fusto armato di aculei e fiori biancorossi; i frutti sono neri e lucenti, di sapore agrodolce, e vengono chiamati more. Le foglie sono verde scuro e biancastre di sotto.
Le more sono ricche di zuccheri e di albumina vegetale, di acido tannico, tartarico, citrico, malico e peptico, e di sali di calcio e di potassio.
Costituiscono un ottimo rinfrescante che è utile contro lo scorbuto e contro le infiammazioni della bocca, del retto e nelle diarree dei bambini.
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RUSCO
Detto anche Pungitopo, o Mirto Selvatico.
Appartiene alla famiglia delle Gigliacee, ed è una pianta perenne dei boschi, con fusto verde e rametti in forma di foglia aculeata mentre le vere foglie sollo squamose e si staccano. I fiori sono piccoli e bianchi, i frutti sono bacche rosse. Se ne raccolgono i rizomi e si fanno seccare al sole. Hanno un gusto dolce che poi diventa aspro e amaro.
Contiene oli essenziali, resina, sali di potassio e di calcio.
Costituisce un ottimo medicamento stimolante e diuretico, adatto ai soggetti anemici o linfatici; ha anche una azione stimolante sui reni, è quindi utile nelle malattie delle vie urinarie e della vescica ed anche nell’idropisia e nell’itterizia.
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La ruta è pianta annua, fronzuta alla sommità, legnosa in basso. Cresce ovunque, dalle Alpi al mare.
Ha foglie glauche, sparse, che secernono un olio di odore sgradevole, la rutina, i fiori giallastri.
Ha proprietà irritanti e viene adoperata come potente vermifugo.
È anche ricercata per la fabbricazione di alcuni liquori.
Serve nella cura contro i reumatismi e le sciatiche, ha un’azione antispastica e antiemorragica; deve essere però usata con molta cautela perché può provocare gravi avvelenamenti.
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