V – FITOTERAPIA

 

   

V – ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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È un erba alta sino a due metri, che cresce spontanea in tutta l’Italia e si trova comunemente nei luoghi umidi e ombrosi.
Ha un fusto scanalato semplice. Le foglie sono opposte, dentate, disposte lungo il gambo, mentre i fiori sono bianchi o rosa pallido, disposti a mazzetti. Fiorisce in primavera e all’inizio dell’estate.
Se ne utilizzano le radici attaccate alla base del rizoma, non sono mai ramificate ed hanno un odore fetido caratteristico. Si raccolgono a ottobre-novembre e vanno essiccate all’ombra. Se ne ricava un estratto che contiene valeriana, acido valerianico, sostanze tanniche, gomme e mucillagini.
Il suo olio essenziale esercita una funzione sedativa sul sistema nervoso, senza avere reazioni secondarie su cuore, stomaco e cervello. Non porta all’assuefazione.
È indicata come calmante contro i dolori delle coliche intestinali, per regolare il funzionamento dei nervi e della vescica, nelle emicranie, negli stati di esaltazione psichica e isterica, per le forme nervose di asma, tosse e convulsione.
Ha anche una funzione carminativa. Regola la funzione cardiaca ed il flusso sanguigno.
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È una pianta erbacea comune nei prati, lungo le strade, nei boschi. Ha un fusto quadrangolare, retto e ramoso; le foglie sono divise in tre foglioline più piccole. I fiori sono piccoli, di colore rosso viola e riuniti in pannocchie alla sommità della pianta. Il frutto è una capsula con quattro semi.
Se ne usano preferibilmente la radice e le foglie per le loro proprietà medicinali, poiché contengono sostanze tanniche, la verbenalina, e un olio essenziale che ha proprietà analgesiche.
Contiene anche una sostanza di sapore amarognolo stimolante l’appetito.
Viene poi usata esternamente per gargarismi, cataplasmi o impacchi.
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VERONICA
Piccola pianta erbacea comune nei pascoli e nei boschi montani, ha un breve fusto strisciante, foglie dentellate e pelose; i fiori azzurro chiaro venati di rosso sono raccolti in grappoli eretti. Vengono fatti seccare ed hanno odore gradevole.
La Veronica contiene la veronicina, una sostanza leggermente amara che le conferisce potere digestivo e tonico, e sostanze tanniche e resinose.
Oltre che un ottimo digestivo è anche un buon depurativo del sangue.
Dai fiori seccati, oltre alle tisane e ai decotti, si prepara l’ottimo tè di Veronica o tè svizzero, utilissimo nelle emicranie e negli stordimenti.
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La Verza è una varietà di cavolo a foglie commestibili.
Ha fusto eretto, privo di foglie alla base; quelle superiori sono bislunghe, lisce, di colore verde azzurro poiché sono ricoperte da un sottile strato ceroso; i fiori gialli disposti a grappolo non sono molto appariscenti.
Contiene abbondante calcio, potassio, sodio, fosforo, ferro e magnesio, è quindi utile alla cura ricostituente e in tutti i casi in cui l’organismo necessiti dell’apporto di sali minerali.
Le foglie lasciate fermentare (i cosiddetti crauti) contengono poi una notevole quantità di acido lattico che ha funzione disinfettante e antisettica.
Le foglie fermentate sono quindi indicate nella cura delle enteriti, delle enterocoliti ed in genere nelle infezioni intestinali.
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VIOLA DEL PENSIERO (Vedi scheda)
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VIOLA MAMMOLA (Vedi scheda)
Detta anche Viola Odorata o Mammola, è una pianticella comunissima nelle boscaglie e sotto le siepi. Ha rizoma obliquo e foglie caratteristiche cuoriformi. I fiori odorosissimi hanno cinque petali con corolla violetta.
Fiorisce in primavera spontaneamente, ma viene anche coltivata nei giardini nella varietà a fiore doppio.
La Violetta contiene un alcaloide amaro, la violina, che ne costituisce il principio attivo; olio essenziale, mucillagine, calcio, ferro e la cianina, un colorante che conferisce il tipico color violetto.
Questa pianta ha proprietà emollienti, pettorali e diaforetiche (cioè facilita la sudorazione). Possiede inoltre proprietà leggermente diuretiche.
Le radici sono invece emetiche.
È anche utile nella cura delle piccole tumescenze della pelle e dei rigonfiamenti delle mammelle, sotto forma di cataplasma che si prepara facendo bollire le foglie nell’acqua ed applicandole ancora calde sulla parte malata.
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Questa pianta, conosciuta fin dall’antichità per le sue virtù curative, vive parassita sulle piante d’alto fusto.
Ha foglie verdi, persistenti, coriacee, ovali, allungate. I fiori sono tessili, poco vistosi, giallini. Il frutto è una bacca di colore perlaceo, dotato di una polpa molle, attaccaticcia e velenosa.
Le bacche venivano usate per preparare panie per gli uccelli.
Della pianta del Vischio, a scopo curativo si utilizzano le foglie e i ramoscelli giovani. Essi infatti contengono la viscalbina, la saponina, alcune resine ed un principio attivo con azione antispasmodica, efficace nei casi gravi di isterismo ed epilessia.
Questa pianta è quindi usata per preparare medicamenti efficaci nei disturbi del sistema nervoso, del sistema circolatorio, e dell’apparato gastrointestinale.
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VITE
La Vitis vinifera è un arbusto rampicante coltivato già nell’800 avanti Cristo, la cui specie principale ha foglie alterne, palmate e divise; i fiori sono piccoli e verdastri in grappoli opposti alle foglie, profumati; il frutto è una bacca molto succosa di vario colore quando è matura.
La vite è un frutice dai rami folti; biancastri, armato di spine a tre punte, foglie piccole, arrotondate, fiori minuti su peduncoli pendenti, bacche grosse, gialline o vinate. Contiene acidi organici, sostanze attive zuccherine, sali minerali e fermenti che servono ad accelerare il ricambio organico.
Ha una notevole funzione digestiva e tonica, contro la stitichezza e l’atonia.
È indicata alle gestanti ed alle puerpere, contro il tifo ed ai malati di polmonite e di gotta, agli artritici ed agli uremici.
Dall’uva si preparano deliziosi e salutari sciroppi ricchi di glucosio e fruttosio ed acidi tartarico, citrico e malico. Il mosto che si ricava dall’uva è inoltre ricco di vitamine che vengono elaborate dai fermenti.
Agli stitici, a coloro che sono esauriti, affetti da gastrite, da nefrite o da diabete, e da tutte le malattie del ricambio e del fegato viene consigliato una dieta a base di uva.
Vi sono poi delle qualità di vino che hanno proprietà medicinali: il vino marziale o ferruginoso è efficace agli anemici; il vino chinato è tonico e stimolante; il vino di eucalipto combatte la malaria; il vino emetico è purgativo e disinfettante per chi abbia ingerito cibi guasti o velenosi; per i tossicolosi è molto giovevole il vino al creosoto.
Per i vecchi il vino è indicato in piccole dosi come cardiotonico.
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INDICE DELLE MALATTIE E DELLE PIANTE PIÙ INDICATE PER CURARLE

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