P – FITOTERAPIA


   

P – ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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PAPAVERO (Vedi scheda)

Erba diffusissima nei campi, ha fusto eretto, con radice fusiforme e foglie sessili sparse con peduncolo peloso. I fiori sono grandi, rossi, viola o bianchi con alla base delle macchie scure; i frutti sono tondi od ovali con molti piccoli semi.
In medicina il papavero viene usato per le sostanze che da esso si ricavano e di cui la più importante è l’oppio.
I pelati hanno una funzione calmante centro le tossi ribelli mentre i semi hanno potere sonnifero e il latte che si ottiene incidendo i frutti non ancora maturi del papavero sonnifero costituisce appunto l’oppio, potente droga antispasmodica e calmante dei dolori anche acutissimi. Da esso si ricavano altri due elementi fondamentali della farmacologia: la codeina e la morfina.
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PARIETARIA

Viene anche chiamata Muraiola o Foramuri o Vetriola, ed appartiene alla famiglia delle Mirtacee; è un’erba perenne che cresce sulle pareti delle vecchie chiese, nelle fessure dei ruderi, in luoghi umidi.
Ha foglie lanceolate ed oblunghe, fiorisce in maggio e giugno e si utilizza per decotti ed infusi, dopo averla fatta essiccare, come diuretico, dato l’alto grado di nitrato di potassio.
È efficace quindi nelle cure delle malattie urinarie, liberando il sangue ed il corpo dalle scorie, dalle tossine che lo intossicano.
Sempre per la sua salinità serve a guarire l’itterizia, l’idropisia, la renella e la cistite.
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PASSIFLORA (Vedi scheda)

È una pianta sarmentosa rampicante con viticci a fiori vistosi, produce gustosi frutti.
È utile a calmare i nervi, a sedare nevralgie, a vincere l’insonnia, per convalescenti, bambini e donne in età di menopausa.
Esternamente se ne preparano impacchi per le emorroidi e anche per lenire le bruciature.
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PATATA (Vedi scheda)

È una pianta appartenente alle Solanecee, originaria del Cile.
Venne portata in Europa alla fine del 500, ma la sua coltivazione risale solamente al 700.
Ha radice a fittone ramificato, fusto con tuberi, foglie sparse. I fiori sono bianchi, rosei o violacei; la bacca è simile ad una ciliegia polposa verde giallastra con molti semi; il tubero dà la fecola che si adopera nella fabbricazione dell’amido e dell’alcool.
È un prezioso alimento perché anche facilmente digeribile in quanto è scarsa di grassi ma ricca di minerali e specialmente di amido, per cui può sostituire il pane.
Ne è noto l’uso per calmare i dolori prodotti dalle bruciature ed anche contro il mal di denti.
È pure efficace contro la tosse, e nei disturbi della vescica come diuretico
È indicata ai diabetici, nei quali il ricambio organico non sia ancora talmente alterato da tramutare in zuccheri anche gli amidi contenuti nella patata.

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PEPERONE

È una pianta annua, originaria dell’America meridionale, con fusto eretto sino ad un metro e mezzo, le foglie glabre e i fiori di colore bianchissimo.
Il frutto è costituito da una bacca polposa, dai colori vivaci, ottimo commestibile di sapore bruciante; nel mezzo stanno impiantati i dischetti bianchi dei semi
Mentre sono sconsigliati agli uricemici, ai diabetici e agli ammalati di enterite, i peperoni servono molto a favorire la digestione perché il loro principio acroscottante stimola le ghiandole dello stomaco, quelle salivali e il pancreas a secernere in abbondanza i loro succhi digerenti.
Contengono un principio attivo, la capscina, che ha appunto un efficace potere stimolante dell’intestino.
I peperoni rossi, seccati e macerati in polvere, posseggono in grande abbondanza la vitamina C, fondamentale per il nostro organismo.

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PERO (Vedi scheda)
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PERVINCA (Vedi scheda)

È una pianta perenne, con molti fiori azzurri o bianchi, e gli stami inseriti sul tubo della corolla. Il fusto sterile è sdraiato e cresce nelle siepi, nei boschi e in genere nei luoghi ombreggiati. Le foglie sono opposte e lucenti.
Fiorisce in primavera, e in medicina ci si serve delle foglie seccate che hanno un sapore amarognolo.
Contiene la vineina e la vinina che hanno un’azione eccitante sull’apparato gastro-intestinale.
È anche decongestionante e serve come galattofugo e come tonico, blando digestivo e lassativo.
È usata anche per curare la tubercolosi polmonare, contro le impurità della pelle e nelle dermatiti.
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PESCO (Vedi scheda)

Detto anche Persica Vulgaris, è una pianta della famiglia delle Rosacee, originaria dell’Asia, di vita breve. Attualmente è diffusissima in tutte le zone temperate.
Ha una corteccia cinerina, rami patenti, foglie strette e seghettate, fiori rosati, precoci rispetto alle foglie.
Il suo frutto, la pesca, contiene un solo piccolo seme amarissimo, ricco di acido prussico e acido cianidrico e perciò velenoso. Le foglie e i fiori, contenendo anch’essi gli stessi acidi ma in minore quantità, vengono usati in medicina come lassativi e diuretici e nelle ulcere intestinali.
Inoltre per la presenza di un principio attivo, l’amigdalina, è anche un ottimo curativo dell’erpete ed esercita una funzione digestiva.
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PIANTAGGINE

Ha un rizoma corto e grasso, foglie a rosetta, basilari, picciolate ed ovali; i peduncoli terminano con spighe cilindriche, e i fiorellini sono verdognoli o rossastri.
Il frutto è una pisside con molti semi bruni.
È un’erba molto comune in Italia, nei luoghi umidi, vicino ai muri e negli orti.
Fiorisce da maggio ad agosto e se ne raccolgono le foglie e i fiori, che vengono seccati. Possiede molte proprietà mediche e viene usata nelle malattie dell’apparato digerente, per regolare l’intestino, nella dissenteria e nelle enteriti.
Esercita inoltre una funzione ricostituente , cicatrizzante e depurativa del sangue.
Può essere usata per curare il bruciore degli occhi come collirio.
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PINO (Vedi scheda)

Detto anche Pinus Silvestris o Pino di Scozia, appartiene alla famiglia delle Conifere; ha la scorza rossastra e screpolata, con proprietà astringenti, chioma sparsa, pigne allungate e il seme cinto da un’ala membranosa.
È ricco di resine e contiene un olio essenziale formato da pinene limonene. Se ne raccolgono generalmente le gemme.
Nota è l’azione balsamica del Pino, ma esso possiede anche qualità diuretiche, antisettiche ed emollienti.
Viene usato in tutti i tipi di malattie dell’apparato broncopolmonare, nella gotta, nei reumatismi, come curante della pelle e negli abbassamenti di voce.
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PIOPPO (Vedi scheda)

E un albero delle Salicacee di cui la specie più notevole è molto alta, a tronco dritto, scorza screpolata cinerina, chioma piramidale con rami patenti, foglie sparse, triangolari, consistenti, fiori pistilliferi verdastri e stami rosso scuri.
Il frutto è una capsula con semi ravvolti da peli cotonosi. Il legno, tenero e bianco, è molto richiesto.
II Populus Nigra è anche chiamato Gattice, Tremulo ecc.
Contiene populina, salicina e cera che hanno proprietà emollienti contro le bronchiti, le emorroidi e le affezioni reumatiche.
Per via esterna è usato come pomata antispastica (pomata di gemme di pioppo).
Serve anche nella cura delle vene varicose, tonificandone le pareti.
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PISELLO

Il Pisum Sativum è una pianta leguminosa erbacea annua, glauca, rampicante con foglie sparse composte e terminanti in cirri; i fiori sono bianchi, solitari o a coppia, e il baccello quasi cilindrico con semi verdi, rotondi, lisci.
È ricco di zuccheri e di minerali alcalini.
È utile come alimento, a chi soffre di fegato e di enterite, ma esercita anche una funzione ricostituente ed ingrassante.
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POLIPODIO

È un’erba delle Felci, con rizoma orizzontale strisciante non molto lungo, e di sapore dolce; le foglie sono coperte nella parte inferiore da sori. Nasce generalmente sulle querce, sui vecchi muri e sulle rupi.
In medicina vengono usate le sue radici, dopo averle fatte seccare al sole.
È ricca di zuccheri e di grassi e di un principio attivo, la polipodina.
È consigliata per le sue proprietà epurative e colagoghe, ma serve anche per le malattie delle vie biliari e del fegato e costituisce un blando purgante.
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POMODORO

È una Solanacea oriunda dell’America meridionale, erbacea, annua.
Presenta radice fusiforme, fusto rampicante, foglie composte, fiore giallo composto in racemi. Il frutto è una bacca tondeggiante, rossa a maturità, commestibile, ricca di varie sostanze tra cui lo zucchero.
È molto salutare in quanto stimola l’appetito, è digestivo per la sua leggera acidità che favorisce la secrezione di succo gastrico. È assai nutriente perché, pur contenendo molta acqua, tuttavia è ricco di grassi e di idrati di carbonio, e di acido malico e citrico.
Notevole è il numero delle vitamine in esso contenute.
Giova ai sofferenti di artrite ed è anche lassativo e diuretico in quanto facilita l’eliminazione dell’ acido urico.
Costituisce un ottimo rimedio per i malati di reni.
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POTENTILLA

Detta anche Tormentilla o Cinquefoglie, è una Rosacea il cui gambo sostiene cinque foglioline distinte, molto simili a quelle della fragola.
Dalle radici si traggono le sue qualità medicinali, perché contengono tannino, sostanze amare ed un principio attivo, il tormentolo.
Viene soprattutto usata per le sue proprietà emostatiche, come ricostituente per i soggetti linfatici, come astringente ed antidiarroico.
È efficacissima nelle infezioni, come cicatrizzante delle ferite e nei paterecci.

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PRATOLINA (Vedi scheda)

È molto nota e comune in Italia dove spunta nei prati con i primi giorni di calore primaverile.
In medicina viene usata per impacchi risolventi distorsioni, ecchimosi e contusioni in genere.
Possiede inoltre spiccate virtù emollienti, sudorifere e contro la tosse, la pleurite, e le malattie bronchiali in genere; contiene un olio etereo o la saponina.
Serve anche a combattere le infiammazioni intestinali e come purgante, contro la renella, e come collirio per gli occhi irritati ed arrossati.

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PREZZEMOLO (Vedi scheda)

È un’erba biennale appartenente alla famiglia delle ombrellifere.
Aromatico, con fusto eretto glabro, molto ramoso, ha foglie composte, e ombrelle di fiori giallo verdastri. Fiorisce da maggio a giugno. Se ne adoperano le foglie, le radici ed i semi.
Il prezzemolo contiene sostanze che hanno azione diuretica, stimolante, carminativa, sedativa ed espettorante.
Esternamente viene usato come galattofugo e contro le punture di insetti, eliminandone il dolore ed il gonfiore.

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PRIMULA (Vedi scheda)

È una pianta ornamentale con graziosi fiori gialli, che fiorisce all’inizio della primavera.
Contiene la primulina, che è una sostanza inodora ed insapore, con azione calmante sul sistema nervoso, contro l’insonnia, il mal di testa, antireumatica ed antispasmodica.

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PRUGNO SPINOSO (Vedi scheda)

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PRUNO DOMESTICO (Vedi scheda)

È un albero che appartiene alle Rosacee, di grandezza media, con foglie ovali, rugose e seghettate e fiori bianchi precoci e appaiati.
Dà frutti notoriamente conosciuti come ottimi lassativi, le prugne o susine, di gusto squisito e di sapore un po’ acidulo, polpose con grosso seme.
Oltre alla loro specifica funzione contro la stitichezza, consumandole secche o bollite con del miele, sono pure utilissime come medicamento contro il raffreddore, le bronchiti e la tosse.

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Come fare la confettura di petali di papavero - greenMe
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