CURARSI CON IL MIRTILLO

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IL MIRTILLO

Godo a vedere bambini che si rimpinzano di mirtilli, le mani imbrattate di succo violaceo, le labbra tutte impiastricciate, felici di questa merenda che offre loro la montagna. Come si divertono a farsi le boccacce, tutti sbrodolanti! Ci si rende allora ben conto che, oltre ad aver fatto provvista di energia e di vitamine, si sono ricaricati di gioia di vivere.

Perché mai noi adulti non ci lasciamo andare ad imitarli qualche volta?
Perché i “grandi” non si spogliano mai dal loro travestimento di rispettabilità borghese?
Ho tanta voglia di dire che abbiamo l’età del nostro sorriso, e il sorriso dei mangiatori di mirtilli è sempre quello della giovinezza e della salute.
I mirtilli, che chiamiamo anche bagole, baggiole, baccole, sono imparentati strettamente con l’erica; sono diffusi in grandi colonie nei boschi settentrionali dove trovano terreni ricchi di silice. I ramoscelli angolati e le foglie ovali, non meno dei frutti tondi e verdi, poi rossi e finalmente nero-violacei, ricoperti a maturazione da una polverina bianca, li fanno facilmente riconoscere.

Con queste bacche che cogliamo a mano o con il “pettine”, fra luglio e settembre, prepariamo deliziosi desserts (con zucchero o vino), torte, marmellate, gelatine, sciroppi, bibite e persino una specie di vino…

Vi raccomando di non limitarvi a raccogliere solo i frutti; raccogliete anche le foglie e le radici.
Le foglie sono toniche, diuretiche, antisettiche e antidiabetiche. Favoriscono il buon funzionamento di tutti gli organi e sono particolarmente efficaci nel combattere la tosse, il vomito, i dolori di stomaco, la pigrizia dell’intestino, le diarree, le disfunzioni della vescica e la “pipì a letto” dei bambini.
Disinfettano le vie digestive e urinarie e abbassano il tasso di zucchero nel sangue (il che le rende preziose per i diabetici).
Per uso esterno sono validissime nel combattere infezioni della bocca e del retro-bocca (sciacqui e gargarismi), infiammazioni degli occhi (in collirio), dermatiti, ulcerazioni e scottature (in lozioni, impacchi e bagni locali).
Le radici serviranno per disinfettare piaghe e affrettarne la cicatrizzazione.
I frutti, o bacche, oltre a quelle già menzionate hanno anche altre proprietà; il succo violaceo, ricco di carotene (protovitamina A, la vitamina degli occhi), fa bene alla vista. Non a caso i piloti di aereo mangiano spesso e volentieri delle torte di mirtilli e i miopi e i presbiti non avrebbero che da guadagnarci se ne seguissero l’esempio; i frutti inoltre hanno anche notevoli doti rinfrescanti come le foglie della pianta hanno virtù toniche e diuretiche.
Le virtù antidiabetiche sono meravigliose mentre le qualità antisettiche e digestive ci impongono di prenderli in considerazione quando vogliamo combattere infezioni intestinali e, particolarmente, la colite dei bambini.
Li raccomando inoltre per la loro azione diuretica e disinfettante del sistema genito-urinario.
Per uso esterno si adoperano nella preparazione di ottimi sciacqui, gargarismi (contro afte, gengiviti, angine), impacchi (contro le emorroidi), lozioni (contro le malattie della pelle), irrigazioni (contro le perdite bianche), clisteri (contro disfunzioni intestinali: diarrea, ecc.), bagni alle mani e pediluvi (per curare eczemi), ecc.

Il decotto di frutti o bacche, per inalazione, è un rimedio sicuro contro il raffreddore di testa.

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Raccolta

Le bacche o frutti di mirtillo si raccolgono d’estate quando sono ben mature; le radici si estirpano in autunno e le foglie si raccolgono in primavera quando la linfa risale.
Se vi capita di fare delle passeggiate in montagna, ne troverete in grande quantità, come anche nei boschi.
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Preparazione e impiego

INFUSO e DECOTTO di foglie fresche o secche: mettete una manciata di foglie in un litro d’acqua (da 2 a 3 tazze al giorno).

Contro il diabete, mescolate una manciata di foglie di mirtillo e una manciata di foglie di fragola, sempre per un litro d’acqua. (2 tazze al giorno.)

DECOTTO di foglie per uso esterno: 2 manciate di foglie fresche o secche per un litro d’acqua. (Gargarismi, lozioni, clisteri, ecc.)

DECOTTO di radici (uso esterno): una manciata di radici per un litro d’acqua.

BAGNI ALLE MANI E PEDILUVI di foglie: stesse proporzioni del decotto precedente.
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TISANA di bacche (uso interno): misurate 4 manciate di bacche fresche per litro d’acqua. (Da 2 a 3 tazze al giorno, fino a 6 tazze in caso d’infezione intestinale.)
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MISTURA di frutti (uso esterno: dissenteria, emorroidi): misurate una piccola ciotola di frutti freschi per litro d’acqua.
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SUCCO FRESCO di frutti: bevetene pure 3 o 4 bicchieri al giorno, durante la stagione.
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VINO: usate dei frutti seccati all’aria; fatene cuocere 2 manciate in un po’ d’acqua; aggiungetevi 1/2 litro di vino rosso dopo un quarto d’ora e lasciate ancora a fuoco dolce per 5 minuti. (Da 2 a 3 bicchierini al giorno.)
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POLVERE di frutti secchi: prendetene 4 pizzichi, ogni  3 ore, per due giorni, con un po’ di miele o di latte.

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ERBE MEDICINALI – FITOTERAPIA

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ATTENZIONE: Tutte le notizie e curiosità contenute in questo pagina hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.