BEATO ANGELICO – Vita e opere

Luca Signorelli, presunto ritratto del Beato Angelico, particolare dalla Caduta dell’Anticristo (1501 circa) nel Duomo di Orvieto

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Nato nei 1387 a Vicchio di Mugello in provincia di Firenze, Guido di Piero una volta presi i voti presso i Domenicani di Fiesole, ricevette il nome di Fra Giovanni. Il carattere mansueto e pio che si riflette nella sua pittura gli valse il nome di Angelico (sin dal 1469 almeno) e poi di Beato. Recentemente (1985) la chiesa ha ufficialmente attribuito al pittore quest’ultimo titolo attraverso un’investitura ecclesiastica. Formatosi sulla tradizione tardogotica più avanzata (Gentile da Fabriano) Beato Angelico prestò il suo talento sia come miniatore che come pittore di tavole e arredi sacri. Nel 1433 la Compagnia dell’Arte dei Linaioli gli commissionò la parte pittorica di un tabernacolo (Firenze, Museo di San Marco), la cui decorazione marmorea fu realizzata su disegno di Lorenzo Ghiberti. Nel 1436 papa Eugenio IV assegnò ai Domenicani di Fiesole il convento di San Marco a Firenze e dal 1438 Michelozzo, su commissione di Cosimo il Vecchio de’ Medici, iniziò i lavori di ristrutturazione. All’impresa collaborò Beato Angelico che, trasferitosi nel nuovo convento, ne affrescò varie parti e realizzò la Madonna e Santi per l’altare maggiore della chiesa (ora nel museo). Chiamato a Roma nel 1447 Beato Angelico avviò la decorazione della cappella di San Brizio nel duomo di Orvieto, conclusa all’inizio del nuovo secolo da Luca Signorelli.
Realizzato il ciclo pittorico della cappella Niccolina nei Palazzi Vaticani, tuttora visibile, Fra Giovanni, fra il 1449 e il 1450 tomò in patria dove nei due anni successivi fu priore del convento di San Domenico a Fiesole. In quest’ultima fase dipinse le Storie di Cristo per l’armadio degli Argenti della Santissima Annunziata (Firenze, Museo di San Marco).
Richiamato dal papa a Roma, vi morì nel 1455. La sua sepoltura in Santa Maria sopra Minerva è segnata da una semplice lastra sepolcrale con una scritta latina dettata da Niccolò V.

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Particolare dalla Pala di Fiesole (1424-1425 circa), Fiesole, chiesa di San Domenico.
L’opera è considerata la prima conosciuta dell’Angelico.

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VEDI ANCHE . . .

1 – BEATO ANGELICO – Vita e opere

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DEPOSIZIONE – Beato Angelico

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Immagine di copertina:
Armadio degli Argenti
Beato Angelico (1387-1455)
(Firenze, Museo di San Marco)