MAESTÀ – Simone Martini

MAESTÀ (1315)
Simone Martini (1284 circa –1344)
Palazzo Pubblico di Siena
Affresco cm 763 x 970

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L’affresco fu eseguito mentre Duccio di Buoninsegna era ancora vivente ed onorato come il miglior pittore di Siena. Il tema della Maestà di Simone Martini – la glorificazione della Vergine – è lo stesso di quello trattato da Duccio nella sua Maestà del duomo di Siena. Tuttavia la Regina del Cielo è, nell’opera di Simone Martini, invocata come dispensatrice di pace per la città di Siena; il governo popolare dei Nove intendeva proclamare tramite la pittura la propria ideologia comunale e antifeudale. Questa Maestà è concettualmente e stilisticamente molto diversa da quella di Duccio, suo probabile maestro. Nell’opera di Simone Martini c’è una nuova organizzazione spaziale; la disposizione non è più quella tradizionale su un fondo d`oro; la Madonna si trova sotto un ampio baldacchino i cui supporti definiscono la profondità. In parallelo ai Santi ordinatamente disposti di Duccio, tra i personaggi posti ad arco intorno alla Vergine di Martini si ha l’impressione di movimento. È probabile che l’artista abbia conosciuto l’opera di Giotto nelle decorazioni di Assisi, anche se l’affresco senese risente fortemente dell’influenza dello stile gotico.

La Maestà venne affrescata sulla parete di fondo della Sala del Consiglio nel Palazzo Pubblico di Siena. Nella larga fascia che incornicia l’affresco si legge, dipinta, una quartina mutila che indica la data del 15 giugno 1315 e il nome di Simone Martini. Alcuni documenti conservati negli Archivi municipali testimoniano un lavoro di restauro eseguito dallo stesso pittore e dalla sua bottega; l’affresco, a causa dell’umidità del muro, si era sciupato in alcune parti.

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