ANDREA DEL SARTO (Andrea d’Agnolo) – Vita e opere

AUTORITRATTO (1528 circa)
Andrea del Sarto (1487–1530)
Galleria degli Uffizi, Firenze
Tavola cm 47 x 34

Andrea del Sarto, pseudonimo di Andrea d’Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore Vannucchi (Firenze, 16 luglio 1486 – Firenze, 29 settembre 1530), è stato un pittore italiano.

Andrea d’Agnolo o Andrea del Sarto si addestra all’arte con Piero di Cosimo, e sente l’efficacia di Fra Bartolomeo, di Michelangelo e di Leonardo. La sua sapienza pratica lo impegna nello studio dell’atmosfera e non lo fa mai eccedere nella forma e nei sentimenti. Moderato e tranquillo, disegna in modo perfetto i particolari anatomici, e l’aria vibra intorno alle sue carni imbevute di luce. Nel 1509, comincia la decorazione del piccolo chiostro dell’Annunziata in Firenze; i cinque episodi della vita di San Filippo Benizzi sono compiuti due anni appresso, e la Nascita della Vergine, insieme con il Corteo dei Magi, nel 1514. La composizione della Nascita è tratta dal Ghirlandaio, ma l’affresco diviene più spazioso, ed i morbidi personaggi – dalle lente visitatrici alle statiche ancelle – occupano i piani interni; la tonalità dell’aria è quasi viola, e le (forme vi si fondono con un lieve e vario accordo di tinte. Nel chiostro fiorentino dello Scalzo dieci piccoli affreschi in chiaroscuro esprimono i fatti di San Giovanni Battista: dal Battistero del Cristo (1511) all’Iscrizione del nome (1526), nella quale il Vasari riconosceva a torto “un ringrandimento della maniera”. Dopo il ritorno dalla Francia (1520), è dipinta l’ampollosa Carità, che non si migliora nelle altre e più aride Virtù (Speranza e Fede). Fra i quadri d’altare, la Madonna delle Arpie (Firenze, Uffizi, 1517) ha la maestà d’una regina e la coscienza dell’assoluto; quantunque l’ordinamento derivi dal Cristo risorto di Fra Bartolomeo nella Galleria Pitti, l’immagine si leva statuaria sul plinto, e due angeli la trattengono, mentre il bimbo inclina il viso sorridente sul braccio teso al collo della madre, astratta e monumentale anche nel gesto onde la sinistra sostiene il libro; più deboli e fluttuanti nell’equilibrio sembrano San Francesco e San Giovanni Evangelista.
Alla ricchezza delle linee s’associa l’abbondanza dei toni sulle superfici poliedriche, che frangono i colori, alternandoli con guizzi di luce e veli d’ombra. Ma lo stile d’Andrea raggiunge la maggior elevatezza nella Madonna del Sacco (Firenze, Ss. Annunziata, 1525), dove le due figure principali creano l’armonia con l’equivalenza delle masse. La Vergine siede sui gradini d’un portico e regge il figlioletto, che si rivolge a San Giuseppe intento a leggere un libro ed appoggiato al sacco. Il tentativo prospettico di questa semplice e familiare invenzione può richiamare le ripetute esperienze del Correggio.

Madonna del Sacco (1525)
Andrea del Sarto (1486–1530)
Affresco cm 191 x 403
Ss. Annunziata, Firenze

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Foto di copertina: Andrea del Sarto – L’Ultima Cena

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