JAZZ, MUSICA POPOLARE?

Come nacque il jazz secondo l’opinione più corrente?
Esso nacque dai canti dei piantatori di cotone e dei carcerati negri, dai gridi di richiamo, dai canti dei cow boys: nacque, in poche parole, da una determinata situazione sociale creatasi nel sud degli Stati Uniti e dalle particolari attitudini musicali o tradizioni musicali di coloro che per primi lo suonarono. Ma queste origini furono solo casuali, poiché altrimenti dovremmo considerare il jazz sullo stesso piano delle comuni musiche popolari o folcloristiche, le quali, come ognuno sa, non hanno mai valicato i confini dei luoghi nei quali sono nate, nè tantomeno hanno conservato un carattere ed una vitalità unitaria durante un così lungo periodo di tempo.
La musica popolare, che costituisce la base di partenza del jazz, ha avuto un successivo sviluppo con le musiche, veramente molto belle, di Jerome Kern, di George Gershwin, in parte di Duke Ellington. Dei resto se solo ci soffermiamo un poco a considerare queste varie espressioni di musica popolare americana, ci accorgiamo della differenza che corre fra esse ed il jazz.
Gli spirituals sono ormai entrati nella musica da camera, dopo la loro breve vita uniforme; le canzoni dei cow boys permangono un fenomeno provvisorio e strettamente locale; le canzoni di protesta dei proletariato americano posseggono tutte uno stile ed una struttura diversa e raramente sono musicalmente importanti. Tutti questi generi musicali abbisognano poi del testo letterale (nel jazz il cantante suona, non canta) col quale sono indissolubilmente legate, altrimenti cadrebbe tutto il loro valore, poichè esse furono le prime espressioni della poesia dei negri e del proletariato americano. Ma poesia nel senso letterale, più che nel significato crociano della parola.
Da aggiungere che le sopraccennate composizioni hanno un carattere per lo più corale, mentre nel jazz è il singolo musicista che deve esprimere il suo stato d’animo; o magari può esprimere uno stato d’animo anche non esclusivamente sua, ma per essere valido deve usare espressioni stilistiche sue proprie.
Il jazz prende a prestito da qualsiasi genere musicale temi per le sue elaborazioni a prescindere dal loro valore descrittivo, poichè al musicista in questione interessa ricavare solo un motivo o un giro armonico su cui possa improvvisare.
Cercare di individuare le cause esterne che hanno spinto i musicisti jazz sulle nuove strade?
Troppo lungo, bisognerebbe analizzare più da vicino le varie correnti interne, capeggiate dai diversi musicisti, suddividerle come si fa nell’arte e nella letteratura.

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