LE CASCATE DI TIVOLI - Jean-Honoré Fragonard

LE CASCATE DI TIVOLI (1760 circa)
Jean-Honoré Fragonard (1732-1806)
Olio su tela cm 73 x 60
Museo del Louvre, Parigi

Siamo forse già in autunno se dobbiamo prestare fede naturalistica a quell’albero dalle foglie arrossate campeggiante in mezzo alle fronde che coprono il dirupo sulla sinistra. Sopra si erge una casa davanti alla quale ha inizio un ponte che raggiunge l’altra sponda, scavalcando la cascata sottostante. Con tenui toni verdolini l’acqua scende violenta e rapida fra rocce aguzze e perigliose come in un ruscello di alta montagna, ma la presenza sulla destra di una casa e di diverse figure umane fa capire che ci troviamo in luoghi più abitabili ed ameni. Sulla terrazza alcuni uomini appoggiati al davanzale parlano allegramente all’ombra di una fila di panni stesi. Sotto, su un terrapieno a fianco del corso d’acqua, alcune donne sono intente a lavare dei panni deposti in un mucchio presso la vasca esagonale dai rilievi scolpiti. Due uomini le osservano dallo stipite di una porta che lascia intravedere, all’interno della costruzione, un vano dove ardono delle braci.
È una tela dipinta a memoria con l’aiuto di schizzi presi dal vero, uno dei quali, eseguito a sanguigna e molto vicino al quadro, è conservato nel museo di Besançon. Con sensibilità tipicamente settecentesca, e che rientra nella concezione del “pittoresco”, Fragonard restituisce un’immagine edulcorata della natura, anche se si compiace nel descrivere il degrado della casa o del ponte invasi da una vegetazione rigogliosa e indomabile.

La tela fu dipinta durante il soggiorno a Tivoli con l’abate di Saint-Non. Lo testimonia una lettera di Natoire a Marigny dell’agosto 1760. Nel1’inventario post-mortem di Saint-Non del 1792, figura uno Studio di paesaggio di Fragonard con cascata e figure, veduta di Tivoli che, passato a Louis la Caze, entrò al Louvre nel 1869.