LA TEMPESTA – Jean-Honoré Fragonard

LA TEMPESTA (1759-1761)
Jean-Honoré Fragonard (1732-1806)
Olio su tela cm 73 x 97
Museo del Louvre, Parigi

Il dipinto fu eseguito fra il 1759 e il 1761, durante il primo soggiorno in Italia di Fragonard. Rappresenta un carro di fieno, che si è impantanato, mentre viene spinto da alcuni giovani e, in primo piano, un branco di pecore che va verso l’acqua per abbeverarsi. Si tratta di un episodio bucolico trasformato in una sorta di dramma; infatti il vero protagonista della scena è il cielo, plumbeo, carico di nuvole scure che annunciano l’arrivo di una tempesta. La tela, eseguita con una pennellata veloce e ricca lungo una diagonale, è resa dinamica da un doppio movimento: quello del carro trainato da un grosso bue e spinto da alcuni ragazzi, e quello opposto delle pecore, guidate da un giovane pastore vestito di rosso, aiutato da un cane nero (raffigurato nell’angolo inferiore a destra), che vanno verso il mare sollevando polvere. Fragonard è riuscito a descrivere perfettamente l’agitazione di una strada di campagna all’avvicinarsi di un temporale. In questo dipinto si può ritrovare inoltre la lezione dei paesaggisti italiani, ma al di là di questo insegnamento, artisti come Fragonard mostrano che la leggerezza della pennellata, la fluidità della pittura costituiscono anche il trionfo dello spirito di osservazione e della raffigurazione naturalistica.

Del dipinto esistono due studi preparatori, uno si trova all’Art Institute di Chicago, mentre l’altro, un disegno a penna e acquerello, è al Museo di Belle Arti di Budapest. Il primo, intitolato L’orage o La charrette, che proviene da una collezione privata francese ed è stato acquistato dal Museo americano nel 1936, reca in basso a sinistra la scritta “Fragonard Romae 1759” e rivela così un importante dato cronologico molto raro nella produzione dell’ artista. Eseguito a penna su una originaria traccia di sanguigna, più sommario e meno complesso rispetto al dipinto, rivela già la mano rapida e nervosa che caratterizza la versione finale. La tempesta proviene dalla collezione privata di La Caze ed è passata al Museo del Louvre nel 1869. Fu presentata per la prima volta al pubblico nel 1860, durante la mostra dei “Tableaux et dessins de l’École francaise, principalement du XVIII siècle, tirés des collections d’amateurs”, svoltasi nella galleria Mertinet a Parigi.

Fragonard pittore eclettico

Durante il suo primo soggiorno romano (1756-1761), Fragonard incontra l’abate di Saint-Non, collezionista e amatore d’arte molto conosciuto, che lo prende sotto la propria protezione, come aveva fatto anche con il pittore Hubert Robert, che diviene suo amico. A Roma Fragonard scopre la sua vera vocazione e ne è prova la serie di vedute della Villa d’Este. Al ritorno a Parigi la sua abilità e la sua libertà espressiva si allargano in maniera straordinaria. Il pittore è capace di passare dal paesaggio al ritratto, dalla “festa galante” ai soggetti storici, con una gioiosa leggerezza che caratterizza l’ultimo rococò e un insaziabile desiderio di vivere. Ma la frivolezza della quale è stato accusato più volte l’artista, e che diviene come un marchio per l’arte del XVIII secolo, nasconde piuttosto la sensibilità lirica e una riflessione sull’uomo e sulla natura che hanno fatto di Fragonard uno dei più grandi spiriti del suo tempo.

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