LE SIRENE – BELLISSIME FIGLIE DEL MARE

LA TRAPPOLA DEI MARINAI – Una sirena si pettina per adescare i naviganti

LE BELLISSIME FIGLIE DEL MARE

Le sirene avevano lunghe trecce e code di pesce ma non l’anima

La sirena catturata nel lago di Belfast, nell’Irlanda del Nord, nell’anno 558, aveva un passato insolito: 300 anni prima era stata una ragazza di nome Libano, che aveva perduto la famiglia tra i flutti. Per un anno, era vissuta sotto le onde, e s’era così trasformata in una sirena. Venne scoperta grazie al suo canto: fu sentita da alcuni pescatori che attraversarono il lago e riuscirono a catturarla con una rete. La chiamarono Murgen, che vuol dire “nata dal mare”, e cominciarono a esibirla nelle fiere, in un recipiente pieno d’acqua, perché ognuno la potesse vedere. Venne persino battezzata e, alla sua morte, venne chiamata Santa Murgen. Le si attribuirono diversi miracoli.

Il santo e la sirena

La bella sirena dell’isola di Iona, al largo delle coste scozzesi, si recava quotidianamente a visitare un santo eremita che si era ritirato laggiù: si era innamorata di lui e desiderava entrare in possesso dell’anima, che, come si sa, alle sirene manca. Il santo le disse che per guadagnarsi l’anima, avrebbe dovuto abbandonare il mare. Per lei non era possibile. Così, la poveretta se ne andò lontana, disperata, e non tornò più. Rimasero solo le sue lacrime, a formare quei ciottoli di color grigioverde che si trovano soltanto su quell’isola.

Le sirene compaiono nelle leggende di alcune tra le culture più antiche della terra. Già i Babilonesi e i Filistei dei tempi biblici adoravano divinità dalla coda di pesce. La figura della sirena è presente in monete fenicie e corinzie. Si dice che Alessandro Magno abbia avuto diverse avventure con alcune graziose sirene, visitando il fondo del mare in un globo di vetro, e Plinio racconta che un ufficiale di Augusto vide diverse sirene “sulla sabbia dove giacevano morte”, lungo una spiaggia dell’antica Gallia.

Raramente le unioni tra sirene e uomini risultano felici, anche se alcune popolazioni costiere, specie nella Scozia nord-occidentale e nell’Inghilterra sud-orientale, sostengono di contare le sirene tra i loro antenati.

Nel Medio Evo, alcune distinte famiglie francesi falsificarono i loro alberi genealogici per rivendicare la discendenza dalla sirena Melusina, moglie di Raimondo, parente del conte di Poitiers. La loro storia d’amore ebbe una fine tipicamente tragica. Una delle condizioni del matrimonio era stata che Raimondo avrebbe lasciato Melusina sola ogni sabato, senza porle alcuna domanda. Per anni, i due vissero insieme felici e contenti, ma un sabato, istigato dalle malignità di domestici e familiari, il conte spiò Melusina dal buco della serratura del bagno. La donna era immersa nell’acqua, ed era trasformata; aveva una gran coda di pesce! Raimondo lanciò un grido, Melusina, disperata, fuggi da una finestra, e il marito non poté più rivederla, anche se la sirena ritornò ogni notte per allattare le sue creature.

LA SIRENETTA. Questa statua è collocata all’ingresso del porto di Copenhagen, in memoria della fiaba di Hans Christian Andersen, ed è opera dello scultore danese Edvard Eriksen. Simboleggia le tradizioni marinare del luogo.

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