GOLPITALIA – Nino Vascon

GOLPITALIA

Oramai gli argomenti di politica si prestano più facilmente a satire mordaci (Berlinguer e il Professore insegna) che a studi approfonditi. E Nino Vascon, brillante giornalista, non si tira certo indietro, anzi ne approfitta per offrire al lettore una sorta di seguito al suo primo romanzo del genere, Ricordo perfettamente, dove il protagonista è ancora quel Carmine Bellezza, “al basso servizio del Paese”. Questa volta si tratta di un mancato golpe in Italia (il riferimento a fatti realmente accaduti è solo casuale!), che viene rivelato dal nostro personaggio dal suo esilio di Parigi, dove è stato mandato a causa di un “incidente sul lavoro”. Per vendicarsi, scrive questo “rapporto riassuntivo”, rivelando nomi, circostanze e tutte le vicende nascoste in un ennesimo intrigo di palazzo che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di molto più serio. Sono stati i capi (i nomi scelti riecheggiano ironicamente altri nomi fin troppo conosciuti) a coinvolgerlo “malgré lui”. D’altra parte Carmine Bellezza è un uomo onesto, tutto Patria e Giustizia, e per quanto allocco sia, alla fine si rende conto che alcuni particolari non quadrano. Si mette sulla difensiva e involontariamente scopre il “golpitalia”. Il colpo è troppo forte: lo stesso esilio gli sembra all’inizio una giusta punizione, ma anche lì continuerà ad essere l’antieroe per eccellenza, vergognandosi ed esibendo giustificazioni postume.

Nino Vascon, giornalista colto, ironico, gentile, per decenni impegnato nella sede Rai della Lombardia e del Veneto, tra i primi ad arrivare dopo la tragedia del Vajont. Partigiano combattente che amava la libertà di informazione e la costituzione antifascista.

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