FRANCESCO SOLIMENA – Pittore italiano

AUTORITRATTO (1730 circa)
Francesco Solimena (1657–1747)
Olio su tela cm 128 × 112
Museo di Capodimonte, Napoli
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Francesco Solimena, noto come l’Abate Ciccio, nacque nel 1657 a Canale di Serino, in provincia di Avellino, fece il suo primo apprendistato presso il padre, il noto decoratore Angelo Solimena, con cui lavorò per circa dieci anni.
Abbandonata la bottega paterna nel 1674, Solimena si trasferì a Napoli dove frequentò la scuola di pittura di Francesco Di Maria, e andò per chiese e palazzi a copiare le decorazioni barocche.

Nonostante il soggiorno a Napoli tra il 1675 e il 1680 collaborò con il padre agli affreschi del duomo di Nocera.
La sua prima fase, caratterizzata dal fascino esercitato su di lui dal vivace cromatismo di Luca Giordano, si conclude con le “Virtù”, affrescate tra il 1689 e il 1690 nella sagrestia di San Paolo Maggiore.
In seguito si lasciò affascinare dalla pittura più plastica e tenebrosa di Mattia Preti, così come si vede negli affreschi che raffigurano “Il Miracolo di San Giovanni” che decorano l’Ospedale della Pace.
Non gli giovò invece il soggiorno a Roma, dove si abbandonò a un facile accademismo d’ispirazione marattiana.
Su suggerimento degli artisti dell’Accademia di Francia, Solimena aprì una propria accademia a Napoli che in breve tempo si rivelò centro propulsore delle novità artistiche in tutto il Meridione, formando alcuni promettenti pittori quali Corrado Giaquinto, Gaspare Traversi e Sebastiano Mura.
Solo dopo gli anni Trenta del Settecento ritornò vivo in lui l’interesse per la pittura barocca, così come dimostra li “Trionfo di Carlo III di Borbone alla battaglia di Gaeta”, affrescato nella Reggia di Caserta.
Francesco Solimena morì a Barra di Napoli il 5 aprile 1747.
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San Gaetano in gloria, Vicenza, Chiesa di San Gaetano
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