GUSTAV MAHLER – Vita e opere

GUSTAV MAHLER

Le opere di Mahler, così emotivamente intense, rappresentano uno dei momenti più alti del tardo Romanticismo e anticipano le tensioni dell’epoca moderna. Sentendosi ovunque straniero, Mahler diceva: “Sono tre volte senza patria: come boemo tra gli austriaci, come austriaco tra i tedeschi e come ebreo in tutto il mondo”.

Gustav Mahler nacque nel 1860 nella cittadina boema di Kaliště, secondo di dodici figli. Il suo talento musicale era tale da consentirgli di fare la sua prima esibizione in pubblico a dieci anni. Fin dai primi anni d’infanzia, Mahler si interessò al canto popolare e trascrisse per il pianoforte i ritmi delle marce dei soldati e i canti dei minatori boemi, acquisendo così un patrimonio musicale che portò con sé per tutta la vita e che sempre citerà nelle sue opere. Nel 1875 entrò al Conservatorio di Vienna dove divenne amico di Joseph Anton Bruckner.
Diplomatosi con il massimo dei voti, cominciò a lavorare alla sua prima grande opera, la cantata Das Klagende Lied.

I grandi successi

Fu soprattutto come direttore d’orchestra che Mahler conquistò fama e celebrità. Dai modesti incarichi nei piccoli teatri di provincia, la sua predisposizione alla musicale lo portò a nomine sempre più prestigiose in città come Praga, Lipsia, Budapest e Amburgo. Nel 1897, dopo essersi convertito al cattolicesimo per vincere l’avversione che molti ambienti della capitale austriaca nutrivano nei confronti degli ebrei, ottenne l’incarico di direttore dell’Opera di Vienna.

In questi anni aveva continuato a lavorare alle sue sinfonie e a farsi conoscere anche come compositore. Nel 1902, a 42 anni sposò Alma Schindler, una donna molto bella, colta e vivace, più giovane di lui di circa vent’anni, dalla quale ebbe due figlie.

Trionfi e dispiaceri

La direzione energica di Mahler dell’Opera di Vienna fu un trionfo artistico e personale. Il suo carattere autoritario e la sua insistenza nel voler ricercare sempre la perfezione gli procurarono però molti nemici e, in un clima di crescente ostilità nei suoi confronti, nel 1907 diede le dimissioni. Anche nella vita privata attraversò anni difficili: gli venne diagnosticata una grave cardiopatia e, poco tempo dopo, la figlia maggiore Maria sarebbe morta di difterite.

Una salute precaria

Lasciata Vienna, Mahler accettò nuovi incarichi in America, prima al Metropolitan e poi alla Filarmonica di New York. Qui avrebbe trovato ad attenderlo nuovi trionfi e continuò a lavorare anche al suo ultimo grande ciclo liederistico Das Lied von der Erde e alle sue Sinfonie n. 9 e n. 10, quest’ultima lasciata incompiuta al sopraggiungere della morte. L’attività svolta aveva però esaurito le sue forze e dopo avere diretto il suo ultimo concerto in America il 21 febbraio 1911, tornò in Europa, sostò a Parigi per un mese di cure ormai vane, e tornò a Vienna dove morì poco prima del suo compleanno.

UN GRANDE DIRETTORE ALL’OPERA DI VIENNA

la nomina & direttore artistico dell’Opera di Vienna, all’età di soli 37 anni, rappresentò per Mahler il coronamento della sua carriera. Dopo  essersi affermato come brillante direttore d’orchestra, ora poteva finalmente emergere nel ruolo di dinamico innovatore.

Molti cambiamenti 

Mahler fece giungere i musicisti ad ottimi risultati e ingaggiò professionisti di talento come lo scenografo e costumista A. Roller, che collaborò ai leggendari allestimenti di Don Giovanni di Mozart e Fidelio di Beethoven. Inoltre, introdusse in repertorio alcune opere contemporanee, come La bohème e Madama Butterfly di Puccini. I numerosi cambiamenti introdotti  coinvolsero anche il pubblico; prima della rappresentazione in teatro si dovevano abbassare le luci e gli spettatori che arrivavano in ritardo non potevano accedere alla sala fino al primo intervallo.

Opere mature

I dieci anni trascorsi dal musicista all’Opera di Vienna si rivelarono fondamentali anche sotto altri aspetti.  Fu in quel periodo, infatti, che Mahler raggiunse la maturità di compositore con le sue Sinfonie dalla n. 4 alla n. 8 e con i cicli liederistici, tutti di grande valore espressivo. Alla fine, fu però indotto a lasciare il teatro lirico a causa dell’antisemitismo dell’alta società viennese e della stampa.

Mahler allievo del compositore Joseph Anton Bruckner.(sopra). Successivamente, come direttore d’orchestra, egli diresse le sinfonie composte dallo stesso Bruckner.

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