ARTE NEL ‘400 – LA SCULTURA

LA SCULTURA DEL ‘400

Gli scultori del ’400 rinnovarono il loro linguaggio e crearono tecniche nuove grazie allo studio attento delle opere dei grandi artisti romani e greci.

LORENZO GHIBERTI (1378-1445) fu uno dei più insigni scultori del Rinascimento, oltre che architetto, orafo, scrittore d’arte.  La sua opera maggiore sono le porte settentrionale e  orientale del Battistero di Firenze: si uniscono, qui, una estrema eleganza decorativa – nelle pieghe dei panneggi ad esempio e nell’atteg’giamento delle figure – propria del pi alto “gotico”, ed il senso della prospettiva e del movimento caratteristico dell’arte rinascimentale.

San Giorgio – Donatello (Vedi file originale)

Il più grande scultore del ‘400 fu Donato di Betto Bardi, detto DONATELLO (1386-1466), autore di famosi capolavori, come la statua equestre del Gattamelata e 1’Altare del Santo, a Padova, il San Giorgio, conservato nel Museo Nazionale di Firenze, le statue dei Profeti per il Campanile di Giotto. La sua opera più celebre è il David del Museo Nazionale di Firenze; questa statua testimonia insieme con il San Giorgio l’importanza dell’inifluenza che l’arte greca e romana esercitò su Donatello. Egli, infatti, si allontanò completamente dal gusto gotico, espresse un nuovo concetto dell’uomo e della natura, ricercò audacemente nuovi effetti di luce e di movimento: concretò così le esigenze del suo tempo e precorse quelle dei secoli futuri. Le sue opere stupiscono ancora oggi per la ricchezza di sentimenti e per l’apparente libertà dei loro movimenti e delle posizioni. Nelle sculture di Donatello, anche se sembra che egli non obbedisca a norme, regole e proporzioni fisse, ogni particolare, anche i più piccoli motivi floreali e i più insignificanti elementi decorativi, hanno il loro valore e la loro funzione, rigidamente determinati, e si inseriscono efficacemente nell’intero complesso del l’opera.

LEONARDO DA VINCI

Cenacolo – Leonardo – Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie (Vedi scheda)

Leonardo, nato a Vinci, in provincia di Firenze, nel 1452 e morto ad Amboise, in Francia, nel 1519, merita certamente un posto a parte nella storia dell’arte italiana. Fu architetto, pittore, scultore, scienziato, inventore, ingegnere e geologo. Lavorò a Firenze, dove nel 1501 espose il Cartone della Vergine, il Bambino e Sant’Anna, a Milano, dove dipinse il famoso Cenacolo del convento di Santa Maria delle Grazie e la Vergine delle rocce, oggi al Louvre. A Parigi sono conservate. altre opere straordinarie, come il San Giovannino e il ritratto della Gioconda. Leonardo introdusse nella pittura la tecnica dello sfumato, ottenuta passando continuamente dalla luce all’ombra attraverso infinite delicatissime gradazioni.
Svaniscono con questo procedimento i contorni netti e precisi: le. immagini instabili e indefinite esprimono sentimenti di eccezionale intensità poetica.

LA VERGINE DELLE ROCCE – Leonardo – Museo del Louvre a Parigi (Vedi scheda)

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